Allarme Cna Ascoli Piceno, le lavanderie rischiano la scomparsa

di Redazione Picenotime

mercoledì 10 agosto 2016

Ascoli, lavanderie a rischio scomparsa. Il grido d’allarme è stato lanciato dal Presidente e dal Direttore Cna di Ascoli Piceno Luigi Passaretti e Francesco Balloni.

A mettere in pericolo le  attività di tintolavanderie, col rischio di disperdere per sempre la  professionalità degli artigiani è il moltiplicarsi delle lavanderie self service, che troppo spesso non rispettano le regole e le limitazioni previste per questo tipo di imprese”. 

Francesco Balloni Direttore Cna Ascoli Piceno  fa un’analisi sui numeri “Guardando i numeri nella provincia di Ascoli Piceno le lavanderie tradizionali erano 111 nel 2009 e nel 2016 sono scese a 95 mentre  nello stesso periodo si sono mistificate all’interno di questi dati i numeri delle lavanderie industriali che registrano un – 17 dal 2009 al 2016 mentre crescono con il segno positivo le sole lavanderie self-service + 6 dal 2009 al 2016”.

Per evitare che le lavanderie continuino a chiudere ed ad abbandonare i nostri centri storici, facendo venir meno un servizio ed un rapporto fiduciario con la clientela  che non possono  essere sostituiti dalle lavanderie a gettone,” precisa Luigi Passaretti Presidente Cna Ascoli Piceno. “Ci siamo mossi anche a livello regionale affinchè le tintolavanderie ascolane e ancor più marchigiane associate alla Cna che rispettano le norme sul lavoro e delle norme sull’igiene  e la  sicurezza, siao salvaguardate e con le istituzioni e gli organi ispettivi verificheremo  il corretto utilizzo dei macchinari e dei prodotti a tutela degli addetti e dei consumatori.

Preoccupazione anche per il calo di commessa che si sta verificando in questi ultimi periodi che può far generare anche nuova disoccupazione in un territorio che vive una situazione molto difficile”_ queste le parole Alessandrina Tanzi del settore servizi alla comunità in rappresentanza delle lavanderie Cna di Ascoli Piceno.

 Tintolavanderie Cna Marche e Cna Ascoli Piceno annuncia che verranno prodotte iniziative di sensibilizzazione degli organi di controllo degli Uffici Territoriali del Lavoro, agenzia delle entrate ed uffici comunali attività economiche, nonché nei confronti delle associazioni dei consumatori affinché siano correttamente valutati tutti i rischi correlati all’utilizzo di prodotti e metodologie di lavaggio che possono creare rischi per la salute dei clienti, perché la difesa della professionalità è elemento di sicurezza, correttezza e rispetto delle regole.



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Commenti

Roby
venerdì 12 agosto 2016

Negli anni sono,praticamente, scomparse le "botteghe" per far posto ai centri commerciali,sono scomparse le "osterie"per far posto ai winner Bar,si sono moltiplicati i ristorantini self service o di basso costo a discapito dei ristoratori "centenari", l'elenco è vastissimo ed le" presunte" professionalità venute meno sono centinaia. Le lavanderie self service nel centro nord Italia e in tutto il resto del mondo occidentale esiste da duecento anni,siamo noi "terroni"che abbiamo avuto gli occhi chiusi,quindi non raccontiamoci favole e ben venga il risparmio per noi utenti in tutte le forme.