Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
Il comitato regionale delle Marche della Federciclismo ha ottenuto dalla Regione la certificazione per operare come ente formatore, con l'obiettivo di creare accompagnatori cicloturistici sportivi.
E' un importante traguardo inseguito con decisione negli ultimi anni, un passo significativo, un salto di qualità per la formazione portata avanti dal comitato, che ora può offrire percorsi formativi professionali e riconosciuti a livello regionale. La certificazione consente infatti di promuovere lo sviluppo del cicloturismo nelle Marche, valorizzando il territorio e offrendo ai partecipanti competenze specifiche per accompagnare i turisti in sicurezza, e con una adeguata e specifica preparazione, lungo le strade ed i percorsi ciclabili delle Marche.
La Federciclismo Marche è pronta a lavorare con scuole ed università, enti locali, associazioni, operatori turistici e attività economiche per promuovere il cicloturismo come attività sostenibile e inclusiva, valorizzando le bellezze naturali e culturali del territorio marchigiano. Un'esperienza pilota: il comitato delle Marche è il primo in Italia ad ottenere la certificazione ed ora viene preso a modello per esportare questa iniziativa di qualità che consente peraltro anche di accedere a progetti e fondi europei.
“Un risultato raggiunto grazie ad un grande lavoro di squadra ed un attivismo che la Regione ha saputo cogliere come opportunità e sostenere - afferma Massimo Romanelli, presidente del comitato FCI Marche-. Ringrazio Lino Secchi, i protagonisti di Bike Hospitality, la nostra segreteria guidata da Cristina Bugari, la scuola tecnici federale, la Federazione Ciclistica Italiana tutta, la Regione Marche e coloro che si sono impegnati e si impegnano per promuovere il ciclismo, la sicurezza, il turismo, la promozione del territorio. Questa certificazione ci spinge ad accelerare nell'impegno per la qualità del lavoro, la professionalità, l'assistenza qualificata, la creazione di profili professionali e magari anche di nuovi posti di lavoro. Siamo inoltre felici che questa iniziativa possa essere presa a modello da altre regioni. La qualifica di ente formatore ci consente di poter potenzialmente allargare l’attività verso altre figure professionali legate al ciclismo ed all’uso della bicicletta, potendo altresì garantire, con futuri accordi, anche la collaborazione sul mantenimento di albi professionali sia regionali che nazionali”.