Amat e Giulio D’Anna in Polonia per il Transparent Boundaries

di Redazione Picenotime

mercoledì 29 gennaio 2014

Daniele Sepe e Daniela Rimei dell’AMAT sono in questi giorni in Polonia con il danzatore e coreografo originario di San Benedetto del Tronto Giulio D’Anna per una nuova fase del progetto europeo Transparent Boundaries dedicato agli anziani di cui l’associazione marchigiana è partner per l’Italia a conferma della capacità dell’ente di realizzare nuovi progetti in un’ottica che non si limita ai confini nazionali e regionali.

Giulio D’Anna dal 28 Gennaio sta svolgendo presso la Cultural House di Wroclaw (Breslavia) un workshop – realizzato grazie al contributo organizzativo di Simona Sala della compagnia marchigiana Sineglossa - con dieci over 60enni polacchi che, pur senza esperienze di teatro e danza, sono interessati a scoprire di più di se stessi e degli altri attraverso il movimento. 

In questi giorni per Transparent Boundaries è al lavoro nella città polacca con un gruppo di anziani invitati a confrontarsi con l’arte tessile anche Diana Harrison, pluripremiata ‘textile artist’ inglese specializzata nella creazione di arazzi. L’unione dei materiali di video danza realizzati da Giulio D’Anna nei giorni scorsi in Inghilterra – sempre nell’ambito del progetto europeo – con i danzatori Ann Dickie e Nicholas Minns, anche essi “over 60enni” e dei lavori di textile frutto del laboratorio condotto da Diana Harrison è l’oggetto di una mostra originale e sorprendente che verrà inaugurata sabato 1 febbraio (vernissage ore 18) presso la stessa Galleria Tkacka.

Giulio D’Anna: è un coreografo e danzatore italiano di 33 anni. All’età di 10 anni gli viene diagnosticata una scoliosi e per questo comincia a fare danza. Da quel momento non si è più fermato e la sua carriera è attualmente in grande ascesa soprattutto tra l’Italia e l’Olanda. Nel 2010 ha creato un lavoro per due performer, se stesso e suo padre, fisioterapista oggi sessantacinquenne senza alcuna esperienza di palcoscenico e affetto dal Parkinson. Questo lavoro, intitolato proprio Parkin’ Son, ha vinto il Premio Equilibrio Roma 2011 e gli ha consentito di approfondire le ricerche sui processi creativi a partire dal “limite” fisico.

Transparent Boundaries è finanziato nell’ambito del programma Cultura 2007-2013 dell’Unione Europea ed ha la finalità di esplorare la visibilità degli anziani nell’Europa contemporanea, attraverso l’attivazione di vari dialoghi creativi, differenti a seconda dell’identità dei partner. L’AMAT è l’unico ente di spettacolo a partecipare, accanto a due Università (il capofila UCA–University of Creative Arts, Gran Bretagna e AAU–Aalborg University, Settore Food & Design del Department of Civil Engineering, Danimarca), al centro di sviluppo HRDC–Hellenic Regional Development Center, Grecia e a diversi partner associati (Nottingham Trent University, UK; Tkacka Gallery, Polonia; Lace and Calais, Francia; Estonian Academy of Arts, Estonia).

Info www.transparentboundaries.com

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