Ascoli Piceno, orafi e ceramisti della Cna al servizio delle dame della Quintana
di Redazione Picenotime
martedì 25 luglio 2017
Grazie alla disponibilità dell’organizzazione della Quintana di Ascoli, oggi rappresentata da Massimo Massetti, dell’Amministrazione comunale e di tutti i sestieri che si contendono il Palio di agosto, per il sesto anno consecutivo (la prima edizione risale infatti al 2012) gli orafi della Cna vestiranno anche per il 2017 i panni dei grandi maestri artigiani del Quattrocento mettendosi “al servizio” delle dame della Quintana.
“Come sempre i nostri maestri orafi realizzano opere uniche – spiegano Barbara Tomassini, presidente regionale di Cna Artistico e Andrea Fusco, neoportavoce territoriale sempre per il settore Artistico – che saranno messe a disposizione di ognuna delle dame dei sestieri per il corteo storico. Sarà come far rivivere le splendide botteghe di via del Trivio dove gli allievi del caposcuola Pietro Vannini, conosciuto in tutto il mondo per la fattura del braccio reliquiario di Sant’Emidio, producevano sia capolavori d’arte sacra sia più profani ma non meno sontuosi gioielli per le dame dell’epoca”.
“Il nostro progetto è al sesto anno – aggiunge Giuseppe Coccia, neoportavoce territoriale degli Orafi della Cna Picena - e la nostra azione si è consolidata grazie alle professionalità dei nostri artigiani. Riteniamo di contribuire, a modo nostro, ad arricchire la Quintana che è un eccezionale strumento che Ascoli ha per promuovere la propria immagine in Italia e nel mondo. L’impegno per il futuro sarà quello di coinvolgere sempre maggiormente i maestri orafi del sistema Cna a tutti i livelli nazionali, veicolando così ancora di più il nome di Ascoli e della sua Quintana”.
I maestri artigiani e gli orafi Pietro Angelini, Giuseppe Coccia, Silvano Zanchi, Marilina Gasparrini e Davide De Iulis, hanno fatto parte quest’anno della squadra che è ancora al lavoro per le ultime rifiniture ai gioielli che saranno poi indossati dalle dame. “Gli orafi del passato – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli - usavano tecniche diverse da quelle di oggi e quindi riprodurre fedelmente questi capolavori è spesso più difficile che creare ex novo. Ecco percé per la buona riuscita del sitema, come Cna di Ascoli, ci siamo fin dalle prime battute impegnate per rafforzare la sinergia fra i nostri orafi, gli studiosi e i critici d’arte”.
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