Grottammare: crisi idrica, proposte per rimodulare le chiusure

di Redazione Picenotime

mercoledì 17 luglio 2024

Rimodulare le fasce orarie di interruzione del flusso idrico per gestire la carenza di acqua potabile, in un momento di alta affluenza turistica: questo il contenuto dell’incontro informativo promosso dall’Amministrazione comunale questo pomeriggio. 

L’iniziativa ha condotto a Palazzo Ravenna alcuni esponenti del CIIP spa – il direttore generale Giovanni Celani e il vice direttore tecnico Carlo Ianni – e un gruppo di operatori economici maggiormente penalizzati dal provvedimento disposto dalla società di gestione del servizio idrico a partire da venerdì scorso, 12 luglio, a causa dell’innalzamento dei livelli di emergenza. 

Fortemente voluto dal sindaco Alessandro Rocchi, anche a completamento dei contatti intrattenuti con i vertici CIIP negli ultimi giorni, l’incontro ha portato alla proposta di rimodulare le fasce orarie di chiusura, posticipandole da un minimo di 30 minuti a 2 ore per cercare di mitigare i disagi, pur mantenendo la soluzione tecnica già in vigore delle 8 ore consecutive di interruzione, la quale, va ricordato, riguarda solo alcune aree del territorio comunale a nord del Tesino e un’area circoscritta in zona Ischia.  

In particolare: per la zona centro, 22.30-6.30 dalla domenica al giovedì e 23.30-7.30 venerdì e sabato; per il vecchio incasato e Grottammare nord, 23-7 dalla domenica al giovedì e 24-8 venerdì e sabato.

Nel ricordare la necessità di un utilizzo parsimonioso della risorsa idrica (un promemoria in calce), a margine della riunione, coordinata dalla consigliera alle Attività produttive Cristina Baldoni, presente insieme agli assessori Rossi e Talamonti e alla consigliera Vitarelli, il sindaco Rocchi richiama all’uso parsimonioso dell’acqua (come già espresso nell’ordinanza nr. 56 del 18 giugno scorso): “L’acqua è poca e va ridistribuita su tutto il territorio di competenza del CIIP spa. Sicuramente, questa emergenza durerà fino a tutta la stagione turistica, che nel nostro caso triplica i consumi di acqua, e potrebbe riproporsi l’anno prossimo. Il suggerimento, pertanto, è di dotarsi di impianti di accumulo in attesa che venga completata la realizzazione del potabilizzatore del lago di Gerosa, prevista nel 2026”. 

L’ordinanza vieta espressamente:

L’irrigazione di orti e giardini

Il lavaggio di cortili e piazzali, eccetto i servizi pubblici di igiene urbana

Il lavaggio privato di veicoli, salvo gli autolavaggi autorizzati

Il riempimento di fontane e vasche da giardino private

Il riempimento di piscine private, tranne quelle legate ad attività economiche turistiche o sportive

Tutti gli usi non igienico-domestici, alimentari o per l’abbeveraggio degli animali

La cittadinanza è invitata a collaborare adottando comportamenti responsabili per contribuire ad ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica, in previsione di un eventuale perdurare dell’attuale situazione climatica.

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