Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
Confartigianato torna sul tema dell’estensione della ZES Unica alle Marche e all’Umbria, dopo l’approvazione del disegno di legge da parte del Consiglio dei Ministri. In attesa dei prossimi passaggi parlamentari e dei decreti attuativi, il Segretario Generale Giorgio Menichelli è intervenuto per sottolineare il valore strategico della misura, i tempi previsti e le opportunità per imprese e territori.
“Con l’approvazione del disegno di legge che estende la ZES Unica anche alle Marche e all’Umbria, il Governo compie un passo significativo verso una maggiore equità territoriale, segnando un importante passo avanti verso un’effettiva parità di accesso agli strumenti di sviluppo per le imprese del Centro Italia - dichiara il segretario generale Menichelli - Questa scelta rappresenta per noi una grandissima soddisfazione, perché il riconoscimento del diritto delle imprese del nostro territorio ad accedere agli stessi strumenti già attivi nel Mezzogiorno è da tempo una nostra priorità, su cui non abbiamo mai smesso di lavorare. Si tratta di un passaggio fondamentale che potrà favorire la competitività, la coesione territoriale e la crescita delle nostre comunità imprenditoriali. Il provvedimento, infatti, apre la strada a incentivi fiscali importanti, come il credito d’imposta fino al 100% per investimenti produttivi superiori a 200.000 euro (fino a un massimo di 100 milioni), con possibilità di utilizzo fino al 15 novembre 2025, introduce semplificazioni procedurali concrete, come l’autorizzazione unica e l’adeguamento del Piano Strategico 2024–2026 già adottato a livello nazionale con il riconoscimento delle peculiarità territoriali delle due regioni, anche in relazione ai territori colpiti dal sisma e alle aree di crisi industriale complessa. Presumibilmente le filiere interessate saranno le stesse previste ora dal Piano, ovvero agroindustria, turismo, elettronica e ICT, sistema casa, moda e Made in Italy, energia e ambiente, chimica e farmaceutica, mobilità sostenibile e aerospazio. Si tratta di settori già individuati per il Sud e perfettamente rappresentati anche nel nostro territorio, che meritano attenzione e investimenti mirati. La possibilità poi di avviare anche una Zona Logistica Semplificata interregionale, con il porto di Ancona come snodo, è un ulteriore elemento strategico che rafforza la visione complessiva. Misure di questo tipo possono realmente sostenere la competitività delle micro e piccole imprese, agevolando nuovi investimenti, rilanciando le aree interne e valorizzando il tessuto artigiano. Siamo consapevoli che i tempi non saranno immediati, perché con l’approvazione parlamentare del DDL, sarà poi necessaria l’adozione di un DPCM attuativo, che definirà nel dettaglio le modalità operative e i criteri di accesso agli strumenti previsti. Ma il segnale è chiaro: finalmente si agisce per colmare un vuoto normativo che penalizzava imprese capaci, resilienti e già internazionalizzate e garantire pari opportunità. Le imprese marchigiane e umbre non chiedono privilegi, ma strumenti per competere alla pari. È plausibile che l’attuazione completa richieda alcuni mesi - una volta approvato il DDL, si entrerà nella fase attuativa con l’aggiornamento del Piano strategico entro 60 giorni - ma l’avvio dell’iter rappresenta un impegno concreto verso il riequilibrio tra territori. Confartigianato continuerà a monitorare le fasi del procedimento e a supportare le imprese associate nell’interpretazione e nell’utilizzo di queste misure, offrendo assistenza normativa, fiscale e progettuale per cogliere appieno le opportunità che si apriranno nei prossimi mesi. La ZES potrà diventare una leva decisiva per attrarre investimenti, rilanciare le aree interne, sviluppare il turismo, e valorizzare il saper fare artigiano. È il momento di prepararci a cogliere questa opportunità, con visione, competenza e unità d’intenti, auspicando di accelerare il più possibile l’applicazione concreta della misura”.