Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
Venerdì 26 settembre, presso l’Aula Magna dell’I.I.S. “Celso Ulpiani” di Ascoli Piceno, si terrà il convegno finale del Progetto Tenera, dedicato alla valorizzazione delle risorse genetiche e all’introduzione di tecniche innovative per la filiera dell’Oliva Ascolana Tenera DOP. L’iniziativa, che conclude un percorso di ricerca e sperimentazione durato diversi anni, rappresenta un momento di sintesi e di confronto tra istituzioni, imprese agricole e comunità scientifica.
Ad aprire i lavori sarà la dirigente scolastica Rosanna Moretti, che ospita l’incontro all’interno dell’istituto. Interverranno quindi Luca Gregori, capofila del “” e rappresentante della società agricola “Olive Gregori”, Primo Valenti, presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione dell’Oliva Ascolana del Piceno DOP, Andrea Albanesi in rappresentanza della Regione Marche e Massimo Sandroni, direttore della CIA Marche.
«Questo progetto – dichiara Massimo Sandroni - rappresenta una straordinaria occasione per coniugare tradizione e innovazione. L’Ascolana tenera è un patrimonio identitario del nostro territorio: valorizzarla significa sostenere le imprese, promuovere qualità agroalimentare e rafforzare la competitività nei mercati. La Cia Marche è impegnata nel supportare ogni azione che migliori la redditività e la sostenibilità di questa filiera».
Il cuore del convegno sarà affidato alle relazioni scientifiche dell’Università Politecnica delle Marche. Il professor Davide Neri, direttore del Dipartimento D3A e responsabile scientifico del progetto, presenterà i risultati complessivi della ricerca, mentre i ricercatori Alessandro Annessi, Enrico Maria Lodolini e Veronica Giorgi approfondiranno rispettivamente la caratterizzazione dinamica dell’olivo attraverso test vibrazionali, le prove per ridurre i danni della raccolta meccanica e le soluzioni di post-raccolta per contenere l’imbrunimento della polpa dei frutti. Il convegno finale non è soltanto la conclusione di un progetto, ma l’avvio di una nuova prospettiva per l’olivicoltura ascolana, che punta a rafforzare qualità e sostenibilità, coniugando la tradizione del territorio con l’innovazione tecnologica e scientifica.