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Slow Food Marche all'evento Terra Madre di Torino. “Fondamentale tenere riflettori puntati sulle zone colpite dal sisma”

di Redazione Picenotime

lunedì 26 settembre 2022

Slow Food Marche e i produttori marchigiani sono presenti alle giornate di Terra Madre Salone del Gusto di Torino, manifestazione enogastronomica internazionale che riunisce ogni due anni produttori e artigiani del settore agroalimentare provenienti da tutto il mondo. L'evento si compone di una parte espositiva e di attività quali conferenze, forum, laboratori, degustazioni guidate e lezioni di cucina.

"Le Marche hanno raccontato attraverso la voce di alcuni produttori cosa significa vivere e resistere in un territorio colpito dal sisma. Un tema su cui si è soffermata anche Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia che ha ricordato che sono ancora tantissime le persone che vivono in soluzioni abitative di emergenza. L’intervento poi di Federico Varazi, vicepresidente Slow Food Italia, ha spiegato il percorso che sta portando avanti Slow Food Marche, facendo un focus sulla rigenerazione." - si legge nella nota di Slow Food Marche.

Tra gli interventi  quello di Giocondo Anzidei, Delegato Slow Food Marche: "La nostra terra così martoriata, ma altrettanto bella, è un dono che abbiamo avuto e che dobbiamo custodire. Le aree colpite subiscono un forte  spopolamento e questo crea problemi che si ripercuoteranno sulla collina, sulla pianura e sul mare. È importante mantenere le comunità di questi territori perché sono custodi di luoghi, di paesi e di arte che altrimenti sono destinate a scomparire".

"Tante persone che si occupano di allevamento o lavorano nel settore zootecnico sono riuscite a trasformare il disagio del terremoto in un’opportunità grazie all’attenzione data al nostro territorio subito dopo il sisma. Ma ora la burocrazia non ci aiuta e accedere ai fondi del PNRR è utopico" - ha affermato Marco Scolastici, Allevatore marchigiano dei Monti Sibillini.

Vincenzo Maidani, presidente Slow Food Marche, ha poi aggiunto che "è fondamentale tenere i riflettori puntati sulle zone colpite dal terremoto, per evitare di dimenticare. L’obiettivo ora è riportare le persone e le comunità nei territori di origine."

Foto Pagina FB Slow Food Marche

Foto Pagina FB Slow Food Marche

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