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Sisma 2016, lettera aperta del presidente Associazione Vittime di Pescara del Tronto

di Redazione Picenotime

mercoledì 22 marzo 2023

Riceviamo e pubblichiamo integralmente lettera aperta inviata dal presidente Associazione vittime del sisma di Pescara del Tronto.  Il messaggio di ricostruzione della comunità è indirizzato ad alcune persone di Piedilama che alcuni giorni fa hanno pubblicato sulla stampa locale un articolo in cui dimostravano la contrarietà alla delocalizzazione di una parte di Pescara del Tronto.


"Gentile anonimo abitante di Piedilama dopo aver letto le sue doglianze relative alla delocalizzazione di una porzione del Borgo di Pescara del Tronto nel territorio del suo paese non ho potuto fare a meno di trasmetterle il mio pensiero , non con l’ obiettivo di cambiare la sua opinione ma solo per cercare di ricostruire una comunità su cui Lei dimostra di non avere alcun interesse.

Sono il Presidente dell’ Associazione dei familiari delle vittime del sisma di Pescara del Tronto, la mia famiglia è stata sterminata dal terremoto, ho vissuto momenti difficili, ma ho avuto sempre la speranza di tornare a vivere il territorio che amo. Il terremoto fa cadere le case, uccide chi vi abita e distrugge socialmente la comunità, anche per noi è andata così. Mi sono chiesta in questi anni quanto fosse importante ricostruire prima dì ogni altra cosa la comunità, tornare ad essere uniti per programmare insieme un nuovo inizio.

Poi , finalmente è arrivata la ricostruzione ed insieme alle altre associazioni abbiamo condiviso con il Comune di Arquata un percorso proprio per ricostruire la nostra comunità perduta e le abitazioni, superando ogni tipo di difficoltà e di divergenza per camminare uniti.

Ci siamo detti , ognuno di noi perderà qualcosa che aveva , è inevitabile , ma è nulla rispetto all’ interesse generale di tornare a vivere ad Arquata e nelle sue frazioni. Pescara purtroppo è il paese martire del terremoto con 52 vittime, nel 2016 è stato completamente distrutto con l’ impossibilità ad essere ricostruito nel sedime originario poiché inidoneo dal punto di vista sismico. Occorreva procedere alla delocalizzazione di una parte di esso.

La mia Associazione ha chiesto di poter andar alla periferia di Pretare , poiché i nostri ingegneri avevano individuato un sito idoneo, non essendo possibile secondo gli Enti preposti all’ individuazione dell’ area , abbiamo accettato le scelte del gruppo Mate Boeri cercando sempre l’ unità di intenti. La soluzione proposta dal gentile anonimo abitante di Piedilama non è stata valutata invece  positivamente per motivi idrogeologici, ma questo è noto da due anni ormai, quindi configura una pretestuosa ed inutile alternativa non realistica.

Leggere, poi, che la storia delle frazioni di Arquata è contrassegnata dal 1600 da profonde rivalità ci riporta ad un medioevo culturale, affermare, inoltre, che Piedilama avrà un danno con l’ arrivò degli abitanti di Pescara non corrisponde ad alcuna verità oggettiva, ma attiene solo al pregiudizio di chi non vuole includere il così detto “straniero“ perché è così che il nostro anonimo ci ha fatto sentire.

Resta L’ amarezza di vedere ancora dopo sette anni di attesa una parte della comunità disposta a frenare la ricostruzione pur di non includere sul proprio territorio gli Arquatani più sfortunati , mettendo davanti al bene comune gli interessi di pochi. Prima di ricostruire le case dobbiamo ricostruire il tessuto sociale su cui dovremo tornare a vivere" .

Patrizia Marano

© Riproduzione riservata

Commenti

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mercoledì 22 marzo 2023

Complimenti per la lucidità, signorilità e compostezza, malgrado il suo dramma


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