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Agricoltura sotto attacco: Cia Ascoli-Fermo-Macerata si mobilita per difendere la PAC e il futuro del settore primario

di Redazione Picenotime

martedì 24 giugno 2025

«Senza la PAC, l’Europa appassisce»: la Cia-Agricoltori Italiani lancia l’allarme e dà il via a una mobilitazione permanente contro il progetto del Fondo Unico europeo, che rischia di compromettere la Politica Agricola Comune, pilastro della sicurezza alimentare e della coesione rurale.

La Cia Ascoli-Fermo-Macerata si unisce con forza alla protesta nazionale promossa da Cia-Agricoltori Italiani, prendendo posizione contro un’ipotesi che colpisce direttamente il cuore verde dell’Europa. La proposta di un Fondo Unico europeo, che aggrega e taglia le risorse destinate all’agricoltura, minaccia non solo il reddito di migliaia di agricoltori, ma anche la tutela del territorio, dell’ambiente e delle comunità rurali.

«Colpire la PAC – dichiara Matteo Carboni, presidente Cia Ascoli-Fermo-Macerata – significa colpire l’identità stessa dell’Europa. La Politica Agricola Comune non è solo un sostegno economico per il settore primario, ma un sistema che garantisce cibo sano, tutela dell’ambiente, presidio dei territori e sviluppo per le aree interne. Togliere autonomia e risorse alla PAC, in un momento storico segnato da crisi climatiche, instabilità geopolitica e aumento dei costi di produzione, è una scelta miope e pericolosa

La mobilitazione lanciata da Cia-Agricoltori Italiani si fonda infatti su dati concreti: l’attuale budget non è all’altezza delle sfide globali e le risorse oggi disponibili non sono adeguate nemmeno all’inflazione. Il Fondo Unico, invece di rafforzare il sistema agricolo europeo, rischia di alimentare disparità tra gli Stati membri e mettere in concorrenza settori strategici come agricoltura, salute, energia e ricerca. Per questo motivo, anche Cia Ascoli-Fermo-Macerata chiede con forza che l’agricoltura resti una priorità dell’agenda europea, con politiche dedicate, risorse adeguate e strumenti capaci di sostenere davvero le imprese agricole.

«Senza agricoltura non c’è cibo, non c’è coesione sociale, non c’è futuro – conclude Carboni –. La nostra battaglia è a tutela non solo degli agricoltori, ma di tutti i cittadini europei.»

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