Acquasanta Terme, risate e commozione per la festa del campus degli antichi mestieri
di Redazione Picenotime
sabato 31 agosto 2019
Prima il saggio preparato insieme alle educatrici per mostrare gli oggetti realizzati nel corso dei tanti laboratori, poi la consegna delle medaglie fatte a mano dagli stessi bambini, infine gli abbracci e la consapevolezza che il campus era finito. La prima a commuoversi è stata una bambina di 7 anni, poi, davanti al suo pianto dirotto, si sono sciolti tutti, piccoli e grandi.
Si è concluso così, nella palestra di Centrale di Acquasanta Terme, il campus estivo alla scoperta degli antichi mestieri dedicato ai bambini residenti nei comuni del cratere sismico, promosso dall’associazione Laboratorio della Speranza e sostenuto dal Comitato Sisma Centro Italia – Confindustria, Cgil Cisl e Uil. E la festa finale, che ha visto l’esposizione di tutti i lavoretti realizzati dai ragazzi, è stato il momento che più di ogni altro ha mostrato il risultato di una esperienza forte che ha centrato ogni obiettivo.
Con una quarantina di iscritti, dai 4 ai 14 anni, i laboratori si sono svolti per quattro settimane e hanno spaziato dalla falegnameria al ricamo, dalla manipolazione dell’argilla al disegno, dal corso di panetteria a quello di ciclismo, dalle lezioni di pittura a quelle che hanno portato i ragazzi alla scoperta della montagna.
“Il campus è stato pensato per intrattenere i giovani durante l’estate – spiega don Paolo Sabatini, presidente del Laboratorio della Speranza -, per avvicinarli alle tradizioni e ai mestieri che da sempre tengono in vita questi borghi e per dare un aiuto alle famiglie nella gestione del tempo libero dei più piccoli”.
“E’ stata un’esperienza potente – sottolinea una delle educatrici, Miso Kuleif –. I bambini del cratere sono abituati più di altri a stare insieme, probabilmente per la convivenza forzata provocata dal sisma e questo, insieme agli interventi dei tanti operatori, li ha fatti crescere molto. Ognuno di loro ci ha lasciato qualcosa e anche noi siamo cresciute con loro”.
“Sono tornata qui dopo quasi due anni – racconta Francesca Di Marco, psicologa -, avevo lavorato con questi bambini a ridosso del terremoto e molti di loro erano davvero piccoli. Era difficile in quei momenti creare un senso di comunità, molti all’inizio non partecipavano alle attività. Ritrovarli dopo due anni così uniti, nonostante provengano da comuni diversi, mi ha davvero emozionato. Nel tempo, grazie anche alle attività promosse dal Laboratorio della Speranza, si è riusciti a far emergere quel senso di appartenenza che è l’obiettivo primario di tutti i nostri progetti”.
© Riproduzione riservata
Commenti
Approfondisci

Polizia di Ascoli Piceno, contrasto allo spaccio di droga. Un arresto e sequestro di vari stupefacenti
mar 01 luglio • Cronaca

Montefiore dell'Aso: estate 2025 all’insegna del gusto, della musica e del teatro
mar 01 luglio • Eventi e Cultura

Grottammare: sette serate gratuite tra gioco, socialità e tradizione anche con la festa del patrono
mar 01 luglio • Eventi e Cultura

Nuova incubatrice per la neonatologia dell'ospedale ''Mazzoni'' donata da Magazzini Gabrielli Spa
mar 01 luglio • News

Ascoli Calcio, il tabellone del calciomercato estivo 2025 con i movimenti in entrata ed uscita
mar 01 luglio • Ascoli Time

Ascoli, posizionato un nuovo defibrillatore in Piazza Roma. Fioravanti: “Grazie agli eredi di Emidio Poli”
mar 01 luglio • News

Meteo, la situazione ad Ascoli Piceno e nelle Marche per Mercoledì 2 Luglio
mar 01 luglio • Meteo

Lavori a Palazzo Arengo: Giunta comunale di Ascoli approva il progetto di fattibilità tecnico-economica
mar 01 luglio • News

Il Centro Danza Marche fa ballare tutti in una serata magica all’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto
mar 01 luglio • Comunicati Stampa

Monticelli Calcio, fiducia nei giovani Giordani e Marcoionni per la stagione 2025/2026
mar 01 luglio • Monticelli Calcio

Niko Cutugno alla Palazzina Azzurra di San Benedetto con ''Fino all’ultimo respiro''
mar 01 luglio • Eventi e Cultura
