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Guerra in Ucraina: Cgil, Cisl e Uil condannano aggressi militare russa e scendono in piazza

di Redazione Picenotime

CGIL CISL UIL Marche condannano l’aggressione militare russa e richiedono uno stop immediato delle ostilità: il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili. 

Nel ripudiare la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, come previsto dall’art. 11 della nostra Costituzione, esprimiamo la nostra solidarietà al popolo e ai lavoratori e lavoratrici dell’Ucraina! 

E’ necessario attivare urgentemente tutti i canali della politica e della diplomazia, in sede europea ed in sede ONU. 

Occorre fermare la guerra in Ucraina e far partire un vero processo di pace. Mai come oggi è evidente che la pace ed il ripudio delle guerre debbano essere la priorità dell’agenda politica italiana, europea e mondiale. 

L’Unione Europea agisca ispirata dai suoi principi costitutivi a difesa di pace e democrazia. 

Come in tante città italiane, anche nelle Marche CGIL CISL UIL hanno promosso, anche in collaborazione con numerose altre associazioni, movimenti e istituzioni, o aderito alle manifestazioni che si terranno nelle seguenti città:

- FANO, venerdì 25 febbraio ore 17.30, sit-in piazza XX Settembre

- PESARO, venerdì 25 febbraio ore 18.30, fiaccolata piazzale Lazzarini

- ASCOLI PICENO, sabato 26 febbraio, ore 10.00, piazza Ventidio Basso

- SAN BENEDETTO, sabato 26 febbraio, ore 10.00, piazza Matteotti

- MACERATA, sabato 26 febbraio, ore 11.00, Piazza Cesare Battisti

- ANCONA, sabato 26 febbraio, ore 17.00, piazza Cavour

- FERMO, lunedì 28 febbraio, ore 18.00, piazza del Popolo 

CGIL CISL UIL Marche invitano lavoratori/trici, pensionati/e, cittadini/e a partecipare per riempire le piazze per la pace e dire con forza che si fermi la guerra in Ucraina.

Domani, come in tutta Italia, anche ad Ascoli Piceno e a San Benedetto del Tronto alle ore 10.00, rispettivamente in Piazza Ventidio Basso e in Piazza Matteotti, si terranno dei presidi per chiedere di fermare la guerra e per chiedere un futuro di Pace per l’Europa. L’appello per questi presidi è stato lanciato in tutta Italia dalla Rete per la Pace e il Disarmo, rete di associazioni e sindacati che a livello nazionale presidia il tema della pace. All’appello alla mobilitazione hanno subito aderito le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, l’ANPI, Libera e la Robin Hood - Rete degli Studenti Medi sul territorio, che fanno parte della Rete a livello nazionale, insieme a Legambiente ed Arci, che anche hanno aderito all’iniziativa. I due presidi che si terranno sul territorio rientrano nell’ambito di questo appello e, oltre alle organizzazioni sopra citate promotrici dei presidi, hanno ricevuto l’adesione di tantissime associazioni, partiti, liste, organizzazioni che operano sul territorio.

Ad oggi hanno aderito: Miranda - Laboratorio di politica e partecipazione - Liberə Tuttə, Partito Democratico, Sinistra Italiana, Cambia SBT, Verdi, Democratici per Canducci, Associazione Buon Vento, Dipende da Noi, Associazione Smart Piceno, Lavoro&Welfare, Rifondazione Comunista, Articolo Uno - Mdp, Italia Viva, Ascolto e Partecipazione, Europa Verde.

Clicca qui per l’appello integrale alla mobilitazione della Rete Nazionale per la Pace e il Disarmo 

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