Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
La famiglia Gabrielli, da sempre accanto al territorio, ha voluto rispondere in maniera pronta alla richiesta urgente manifestata dai presidi ospedalieri "Mazzoni" di Ascoli e "Torrette" di Ancona. Sono stati donati 30 posti letto complessivi destinati al reparto di Terapia Intensiva degli sopracitati.
"Giancarlo e Luciano Gabrielli hanno voluto , in rappresentanza di tutta la famiglia, dare così una risposta pronta e immediata che si è concretizzata come richiesto dalle unità operative coinvolte. Da sempre in ascolto del territorio e accanto ai bisogni, mai così impellenti, il Gruppo Gabrielli ha risposto subito e in maniera operativa mettendosi al servizio della comunità con grande spirito di collaborazione e responsabilità", si legge in una nota ufficiale.
“Coordinati con la Direzione Generale Ospedaliera di Ancona, coadiuvata dallo staff degli ingegneri clinici e il fornitore (italiano) Gardhen Bilance Srl - ha dichiarato la Dr.ssa Barbara Gabrielli, vicepresidente del Gruppo –, abbiamo consegnato simbolicamente 30 posti letto complessivi secondo le caratteristiche richieste e necessarie alle unità operative di rianimazione che ci auguriamo aiuteranno a fronteggiare l’emergenza”.
La famiglia Gabrielli, ancora una volta, si è voluta rendere interprete delle istanze che giungono dal territorio in questo delicato momento. “La nostra è un'azienda ascolana e in questo territorio viviamo. Siamo consapevoli delle difficoltà che tutti noi incontriamo nell'affrontare la difficile fase emergenziale che siamo costretti a vivere – ha aggiunto Barbara Gabrielli – e come azienda ci impegniamo a garantire la fornitura di alimenti e di prodotti in tutti i nostri punti vendita e a tal proposito vorrei rivolgere un grande grazie di cuore a tutti i nostri collaboratori impegnati nei supermercati e nei nostri centri logistici. Ovviamente il ringraziamento lo estendo a tutti gli operatori sanitari ed unendomi al coro voglio dire anch'io, a nome anche della mia famiglia, che andrà tutto bene e tutti insieme ce la faremo”.
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