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Cna Picena: autotrasporto, prorogato al 30 Giugno il certificato di revisione annuale

di Redazione Picenotime

venerdì 03 aprile 2020

Fra tante problematiche, segnala la Cna Picena, anche qualche notizia che almeno alleggerisce un po' l'affanno dell'autotrasporto per quanto riguarda il versante burocratico e delle autorizzazioni. Il Segretariato della CEMT ha comunicato che i paesi membri del trattato multilaterale hanno assunto una posizione comune sul reciproco riconoscimento della validità del certificato di revisione annuale (annex 6) e sull'utilizzazione delle autorizzazioni di breve durata scaduti e che — in relazione a alla situazione di emergenza — non è stato possibile rinnovare, ovvero che scadano nel corso del loro uso.

In particolare, per ciò che attiene al certificato di revisione annuale (annex 6) dei veicoli a motore e rimorchi la cui validità sia scaduta dopo il 12 marzo, la posizione comune è per la proroga di detta validità sino al 30 giugno 2020, e pertanto, detti certificati devono ritenersi validi a tutti gli effetti sino a tale data.

Per le autorizzazioni di breve durata — cioè 30 giorni dall'inizio del viaggio dal paese di immatricolazione del veicolo — si è ritenuto di doverne prorogare la validità se il veicolo non ha potuto ultimare il viaggio prima della scadenza propria del titolo autorizzativo. Di conseguenza, al ricorrere di tale ipotesi e sino al 30 giugno, deve ritenersi consentito di portare a termine i viaggi in corso che si trovino nella suddetta condizione.

Il contenuto della circolare è stato diffuso dalla Polizia Stradale alle altre Forze di Polizia ed alle Prefetture, affinché sia veicolata anche alle Polizie Locali.

Liquidità. Allarme della Cna Picena per la liquidità delle imprese dell'autotrasporto. Da qui le pressanti richieste sollecitate dalla categoria. Per la Cna la Pubblica amministrazione e grande impresa devono ora più che mai rispettare i termini di pagamento altrimenti si rischia una crisi di liquidità. E si elevi a 50mila euro l’importo dei crediti che possono accedere al Fondo di garanzia. La mancanza di liquidità a disposizione delle imprese può innescare un pericoloso effetto a catena di blocco dei pagamenti. E 'un meccanismo che deve essere interrotto immediatamente prima che la rottura dell’anello più debole determini l’estensione dello stato di crisi a tutto il sistema. E’ già accaduto nel 2008, potrebbe accadere amplificato ora, in questa gravissima situazione di emergenza.


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