Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
Riaperte dal 18 maggio 2020 le Chiese e i luoghi di culto per lo svolgimento delle funzioni religiose nel rispetto delle misure di sicurezza sanitarie previste per l'emergenza Coronavirus contenute nel Protocollo di Intesa siglato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dal Presidente della Conferenza episcopale italiana (CEI) Gualtiero Bassetti e dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Il protocollo è stato esaminato e approvato dal Comitato Tecnico-Scientifico istituito presso la Protezione civile nella seduta del 6 maggio 2020 ed è entrato in vigore a partire da lunedì 18 maggio.
Tra le misure di prevenzione contenute nel Protocollo ci sono il rispetto del distanziamento sociale, l’obbligo di indossare mascherine, di curare l’igiene delle mani, il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/respiratori, temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°C o sia stato in contatto* nei giorni precedenti con persone positive al nuovo coronavirus.
Riguardo il divieto al luogo delle celebrazioni per chi ha avuto nei giorni precedenti contatti con persone positive al coronavirus si sottolinea che per “contatto” va inteso un “contatto stretto” di un caso probabile o confermato, così come definito dalla Circolare del Ministero della salute del 9 marzo 2020, ovvero:
Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima dell'insorgenza della malattia nel caso in esame.
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Ripristinata a partire dal 18 maggio la possibilità di svolgere funzioni religiose alla presenza del popolo grazie ai Protocolli di Intesa firmati il 15 maggio tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e rappresentanti delle comunità di fede presenti in Italia, anche non firmatarie di intese con lo Stato: Unione delle comunità ebraiche italiane; Comunità della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni; Comunità islamiche; Confessioni Induista, Buddista (Unione Buddista e Soka Gakkai), Baha'i e Sick; Chiese Protestante, Evangelica, Anglicana; Comunità ortodosse.
I protocolli, esaminati e approvati dal Comitato Tecnico-Scientifico istituito presso la Protezione civile nelle sedute del 12 maggio e del 14 maggio 2020, individuano, per ogni comunità religiosa, le precauzioni da adottare tenuto conto delle rispettive specificità. Tra le misure più importanti si ricordano il distanziamento sociale, l’obbligo di usare mascherine e dispositivi di protezione e l’igienizzazione dei luoghi di preghiera. Divieto di accesso per chi ha avuto contatti* nei giorni precedenti con persone positive al nuovo coronavirus, per chi ha sintomi influenzali/respiratori o temperatura corporea pari o superiore a 37,5°C.
*Cosa significa contatto con persone positive al nuovo coronavirus
Riguardo il divieto al luogo delle celebrazioni per chi ha avuto nei giorni precedenti contatti con persone positive al coronavirus si sottolinea che per “contatto” va inteso un “contatto stretto” di un caso probabile o confermato, così come definito dalla Circolare del Ministero della salute del 9 marzo 2020, ovvero:
Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima dell'insorgenza della malattia nel caso in esame.
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