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Elezioni regionali, Gruppo Democraticamente Insieme di Colli del Tronto interroga la maggioranza sulla candidatura di Cardilli

di Redazione Picenotime

Il Gruppo consiliare di opposizione “Democraticamente Insieme” di Colli del Tronto chiede con forza alla Giunta e alla maggioranza di chiarire, una volta per tutte, quale sia la propria reale area di appartenenza politica. La richiesta nasce a seguito della candidatura dell’attuale sindaco Andrea Cardilli nella lista di Fratelli d’Italia, non solo come candidato ma addirittura come capolista a sostegno del presidente Acquaroli alle prossime elezioni regionali.

"Tale scelta - sostiene il Gruppo Consiliare di Minoranza 'Democraticamente Insieme' di Colli del Tronto - stride fortemente con la posizione dichiarata solo un anno fa, alle elezioni comunali del 2024, quando la lista che sosteneva il sindaco si era presentata come lista civica, priva di riferimenti diretti a partiti politici.  Ancora più evidente appare la contraddizione se si ricorda che lo stesso Andrea Cardilli, cinque anni fa , esattamente nel 2020, era stato candidato nella lista del presidente Maurizio Mangialardi, espressione del Partito Democratico. Alla luce di questi passaggi, riteniamo che sia un dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini fare chiarezza.  Occorre comprendere se l’attuale Amministrazione comunale di Colli del Tronto si riconosca oggi ufficialmente in Fratelli d’Italia e nella coalizione di centrodestra, oppure se intenda ancora definirsi “civica”, nonostante il chiaro schieramento partitico assunto dal sindaco.  Il nostro gruppo non entra nel merito delle scelte personali di candidatura, che appartengono alla libertà di ogni individuo. Ma ciò che non può essere ignorato è il diritto dei cittadini ad avere un’Amministrazione comunale coerente, trasparente e chiara nelle proprie collocazioni politiche. Per questo chiediamo pubblicamente alla Giunta e alla maggioranza consiliare di assumere una posizione netta e senza ambiguità, evitando ulteriori equivoci e fughe in avanti che rischiano di minare il rapporto di fiducia con la comunità".

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