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Ascoli Piceno, nota di Andrea Dominci (Ascolto e Partecipazione) su esclusione immobili categoria D da aliquota agevolata

di Redazione Picenotime

Riceviamo e pubblichiamo nota riguardo la questione dell'esclusione degli immobili di categoria D dall'aliquota agevolata del 1,06% per il 2025 da parte del Consigliere comunale e capogruppo di Ascolto e Partecipazione.

"Nel Consiglio Comunale del 30 dicembre 2024 l’assessora al bilancio Pantaloni, durante l’esposizione della delibera di approvazione delle aliquote IMU per il 2025, aveva definito un «atto dovuto» e soprattutto una «pura formalità» l’approvazione di quella delibera, poiché di recepimento rispetto ad un documento predisposto dal MEF, affermando e puntualizzando, inoltre, che le aliquote sarebbero rimaste invariate per il 2025. Nel consiglio comunale del 31.07.2025 in sede di approvazione della delibera per la salvaguardia degli equilibri di bilancio, nella relazione tecnico finanziaria abbiamo letto ancora una volta  «aliquote IMU invariate». Andando però ad approfondire si è notato che il fatto che le aliquote IMU 2025 siano rimaste invariate è soltanto una mezza verità: infatti gli immobili di cat.D, utilizzati dalle ditte proprietarie per la loro attività, a cui nel 2024 veniva applicata una aliquota agevolata dello 1,06% sono stati esclusi da questa agevolazione nel 2025, ad essi si applicherà pertanto un’aliquota dello 1,14%. Questa variazione comporterà un aumento dell’imposta rispetto all’anno precedete di circa il 7,5% all’anno. Una brutta sorpresa nel bel mezzo di un periodo molto duro dal punto di vista economico.
È inaccettabile che l’amministrazione abbia taciuto questa vera e propria stangata. L’assessora Pantaloni su specifica richiesta ha affermato che gli incassi per i Comune saranno  «irrilevanti» e che hanno dovuto applicare una norma del Governo centrale.
Io credo che questo aumento di tasse non sarà affatto «irrilevante» per le tasche di imprenditori (non stiamo parlando di grandi gruppi ma di proprietari di immobili che hanno quindi deciso di investire nel territorio) in un momento così duro per la congiuntura economico-finanziaria, la situazione geopolitica ed energetica. Morale della favola il governo paladino delle imprese e delle famiglie aumenta le tasse alle piccole e medie imprese (in quella categoria rientrano anche immobili di proprietà dei commercianti) e l’amministrazione esegue, omettendolo in sede di presentazione al Consiglio Comunale. Ovviamente in assoluto non siamo contrari ad aumento delle tasse se però questo serve per aumentare i servizi e a far quadrare i conti ma che questo venga omesso per tornaconto politico è inaccettabile
."


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