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Cna Ascoli: giovani ed emergenza Covid, il futuro tecnologico delle imprese

di Redazione Picenotime

mercoledì 26 agosto 2020

Più della metà delle imprese del Piceno hanno già investito o hanno in programma di investire in nuove tecnologie ed e-com. Questo per fronteggiare l’emergenza pandemia ma anche per costruire un nuovo futuro per le imprese giovani e non più giovani del Piceno.

Cna Ascoli, giovani imprenditori, grazie alle elaborazioni del Centro studi della Cna delle Marche ha fotografato la situazione di micro e piccole imprese, in tempo di pandemia, riguardo all’utilizzo e allo sviluppo di nuove tecnologie. 

“Le giovani imprese – spiegano Selene Re e Monica Fagnani, presidente e responsabile del Giovani imprenditori dell Cna di Ascoli Piceno -  potrebbero essere quelle che pagheranno maggiormente l’effetto della crisi che ha portato questa pandemia, per cercare di evitare questo abbiamo pensato di lanciare un appello tramite questo manifesto per chiedere scelte coraggiose per le Giovani Imprese. Sei i punti fondamentali: I progetti innovativi dei Giovani meritano più credito; Occorrono incentivi mirati all’avvio di impresa; Il sistema di welfare deve essere inclusivo e aperto agli imprenditori; Trasmettere il sapere e rigenerare storie di successo; Non basta pensare green, occorre fare una green revolution; Il Gender gap va superato con politiche di sostegno alla famiglia.

Queste tematiche saranno approfondite nell’appuntamento della Cna Picena di venerdì 28 agosto, alle ore 19 alo Bue Deep di Grottammare, in via Sandro Pertini.

Secondo Excelsior di Unioncamere nella provincia di Ascoli Piceno le imprese che hanno investito prima dell’emergenza sanitaria nello sviluppo di digital marketing (utilizzo di canali/strumenti digitali per la promozione, la vendita e la gestione logistica dei prodotti/servizi) attribuiscono molta o moltissima importanza a tale scelta nel 16,0% dei casi; le imprese che vi investiranno in seguito all’emergenza, nel 34,3% dei casi.  Tale diffusione è inferiore a quella rilevata a livello regionale complessivo: le imprese marchigiane che hanno investito prima dell’emergenza sanitaria nello sviluppo di digital marketing vi attribuiscono molta/moltissima importanza nel 19,9 % dei casi; le imprese che vi investiranno in seguito all’emergenza, nel 35,9% dei casi.

Nel caso di investimenti per l’adozione di una rete digitale integrata o potenzialmente integrabile con reti esterne di fornitori di prodotti/servizi (fornitori, servizi logistici e di assistenza) nella provincia di AP le imprese che li valutano importanti o importantissimi sono risultate il 6,9% nella fase pre-Covid19 e 32,2% nella fase post-Covid19; per le Marche tali valori sono ancora una volta superiori: 14,4% nella fase pre-Covid19 e 34,7% nella fase post-Covid19. 

Parimenti, nel caso di investimenti per l’adozione di una rete digitale integrata o potenzialmente integrabile con reti esterne di clienti business (B to B), mentre nella provincia di AP le imprese che li valutano importanti o importantissimi sono risultate l’8,2% nella fase pre-Covid19 e il 16,3% nella fase post-Covid19, per le Marche tali valori si confermano superiori: 13,1% nella fase pre-Covid19 e 22,1% nella fase post-Covid19. 

Per quanto riguarda, poi, le azioni da adottare nel post-covid la quota delle imprese che punteranno allo Sviluppo del commercio elettronico risulta (“le informazioni fanno riferimento alla data di realizzazione dell'indagine, dal 25 maggio al 9 giugno 2020”) il 4,7% per la provincia di AP e il 6,4% per le Marche nel loro complesso. Il divario tra la provincia di Ascoli Piceno e il complesso della regione risulta ampio anche per le imprese digitali (“sono definite digitali quelle imprese che hanno adottato piani di investimenti integrati tra i diversi ambiti della trasformazione digitale”): la quota delle imprese digitali che punteranno allo Sviluppo del commercio elettronico risulta il 7,4% per la provincia di AP e il 10,8% per le Marche nel loro complesso.  


 

 


 

 



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