Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
«Il Piceno non può essere ancora una volta la Cenerentola della sanità marchigiana. Nel 2022 era stato promesso l’arrivo della chirurgia robotica all’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, con tanto di annunci ufficiali e sopralluoghi. Nel 2024, però, la giunta Acquaroli ha scelto di destinare il robot chirurgico a Fermo, lasciando il nostro territorio con le briciole. Una decisione che ho denunciato subito, presentando un’interrogazione urgente e chiedendo spiegazioni di fronte a quello che è un vero e proprio tradimento verso i cittadini del Piceno» – ricorda Francesco Ameli, candidato alle elezioni regionali per il Partito Democratico. «Avere la chirurgia robotica vuol dire garantire interventi mini-invasivi, migliorare la qualità delle cure, attrarre professionisti e fermare la fuga dei pazienti verso altri ospedali. L’urologia, la chirurgia oncologica e molte altre specialità potrebbero beneficiarne. Invece, mentre a Teramo, Fermo e Macerata si pianificano o già si eseguono interventi robotici, il Piceno resta fermo al palo, nonostante le roboanti promesse del Governo regionale». Ameli ricorda anche il teatrino delle dichiarazioni del maggio 2024, quando l’assessore regionale Saltamartini annunciò che Ascoli avrebbe “recuperato il gap” grazie al robot Da Vinci: «A distanza di oltre un anno, non c’è alcun passo avanti, nessuna data, nessuna gara, nulla di concreto. Tutto fermo, e il nostro ospedale Mazzoni resta in attesa anche di altri interventi fondamentali previsti dal PNRR, che qui vanno a rilento». «Come pensano di abbattere le liste d’attesa se non investono nelle tecnologie, nel personale nelle strutture? Il Piceno ha diritto ad avere la chirurgia robotica e a vedere completate le opere sanitarie finanziate. Su questo mi batterò con forza in Consiglio regionale, perché la salute dei cittadini viene prima delle passerelle e degli annunci» – conclude Ameli.