Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
Riduzione del riscaldamento, smart working per diminuire i consumi in ufficio, attività non fondamentali per i cittadini a scartamento ridotto, illuminazione al led e luminarie all’insegna della sobrietà. E come strategia a medio-lungo termine sviluppo del fotovoltaico e delle comunità energetiche. È ampio e non unanime il ventaglio delle strategie adottate dai comuni di Bologna, Firenze, Roma, Ancona, Pescara e Perugia per far fronte all’aumento delle bollette energetiche. Il Rapporto Centro del Sole 24 Ore in edicola venerdì 25 novembre in Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Molise, Marche, Abruzzo e Umbria dedica l’apertura alle diverse strategie per contenere l’esplosione dei costi energetici «L’obiettivo al 2030 è azzerare le emissioni climalteranti e questo si traduce per noi in cambiamenti importanti, in particolare su comunità energetiche e fotovoltaico» spiega al Rapporto Centro di venerdì 25 novembre Matteo Lepore, sindaco di Bologna. A Roma si punta al recupero di parte (40 milioni) delle risorse non spese da municipi e dipartimenti, alla riduzione del 7% dei consumi energetici (15 milioni), a partire dal funzionamento dei termosifoni. A Natale, tuttavia, saranno gli sponsor privati a farsi carico delle luminarie. La sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, ha promesso «un Natale sobrio». A Pescara si è scelto di diminuire di un grado la temperatura delle scuole e degli edifici pubblici, portandola a 19. Perugia, infine, ha anticipato di un’ora lo spegnimento dell’illuminazione pubblica all’alba, a partire dal 1° novembre su tutto il territorio comunale, e ha ritardato l’accensione degli impianti di riscaldamento negli immobili comunali al 7 novembre (anziché dal 22 ottobre), come stabilito dal decreto ministeriale, con previsione della temperatura a 19 gradi. Il risparmio più consistente però è atteso da due misure che sono ancora allo studio: la chiusura degli impianti sportivi e delle biblioteche per uno o due giorni alla settimana, diversi e alternati in modo da ridurre ma non cancellare i servizi ai cittadini.
Sicurezza. “Lotteremo con il massimo impegno contro le infiltrazioni mafiose sul territorio romano. La linea operativa si fonda su tre direttrici. I poteri del prefetto in base alle informazioni antimafia. Con l’esercizio, se ci sono le condizioni, dell’interdittiva. Più le misure di prevenzione fino al sequestro e la confisca. Ma anche, è scontato, piena intesa e coordinamento con l’azione della procura della Repubblica”. Napoletano, classe 1956, sposato con due figli e un nipotino, Bruno Frattasi è approdato da qualche settimana alla prefettura di Roma dopo una carriera ai vertici del Viminale e racconta le sue priorità al Rapporto Centro del Sole 24 Ore.
Nuove competenze. La forte accelerazione su digitalizzazione, transizione sostenibile ed energetica sta spingendo sempre più imprese, anche le Pmi, a cercare manager con competenze trasversali in grado di gestire questi profondi cambiamenti attraverso adeguate soft skill. Se prima della pandemia sette imprenditori su dieci richiedevano figure dirigenziali, un anno dopo, non solo non c’è stata la temuta emorragia, ma la crescita della domanda di manager è risultata pari addirittura al 50% (praticamente è raddoppiata). Tuttavia, ed è questa l’altra faccia della medaglia, le alte professionalità richieste non si trovano. In affanno Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana, si legge sul Rapporto Centro.
Nel cuore di Roma a due passi dalla stazione Trastevere all’interno del San Camillo di Roma lavora a pieno ritmo un “super laboratorio” di genetica medica che in un solo anno ha praticamente raddoppiato la sua attività (+95%). È il più grande hub di questo tipo del Lazio – si legge sul Rapporto del Sole 24 Ore dedicato alle regioni del Centro - e oltre ad effettuare più di 5.000 consulenze genetiche l’anno, esamina ogni giorno decine di campioni provenienti da oltre una dozzina di ospedali regionali e del resto d’Italia per la diagnosi di malattie genetiche spesso rare facendo inoltre ricerca di eccellenza grazie alla convenzione con l’Università la Sapienza di Roma che dura da quasi quarant'anni.
riservata 1****