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Sempre più precari, la Uil Scuola raduna a Grottammare le RSU per rilanciare l’azione sindacale

di Redazione Picenotime

martedì 24 giugno 2025

Una scuola formata da un sempre maggior numero di personale precario. È questa la situazione del mondo dell’istruzione nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, illustrata ieri sera dal segretario generale della Uil Scuola Rua Marche, Antonio Spaziano, che ha incontrato a Grottammare tutto il personale eletto nelle file dalla UIL alle recenti elezioni RSU. “Il personale docente precario nelle due province è passato dall’8% del 2015 al 18,50% del 2023, toccando picchi del 50% quando si parla di docenti di sostegno. Per quanto riguarda invece il personale ATA si passa dall’ 8,56% del 2016 al 26,17% del 2023 - ha evidenziato Spaziano – mentre a Macerata gli insegnanti precari sono passati dall’11% del 2016 al 20,56% del 2023 (con punte del 51,58% per il sostegno), gli Ata dal 12% al 26%. Dati che dimostrano quanto i lavoratori della scuola siano sempre più precarizzati”.
L’incontro di Grottammare, al quale è intervenuto Roberto Garofani della segreteria nazionale Uil Scuola, è servito per fare il punto della situazione della categoria e serrare i ranghi tra i rappresentanti sindacali, con la Uil cresciuta nei consensi (+2,5%, +20 nuovi RSU rispetto alle precedenti consultazioni). Le neolette RSU saranno il punto di riferimento negli istituti delle marche e saranno chiamate a gestire la contrattazione di secondo livello strumento principe attraverso cui poter modellare, adattare e migliorare le condizioni di lavoro all'interno degli istituti. “In questa situazione chi paga più lo scotto della precarietà, oltre ovviamente ai lavoratori, sono i territori, soprattutto quelli più svantaggiati – aggiunge Spaziano – che il dimensionamento scolastico sta mettendo a dura prova. La politica, poco attenta e non lungimirante, non ha avuto la sensibilità di operare scelte di lungo periodo che fossero capaci di valorizzare quelle realtà già fortemente fragili, dove invece sarebbe stato necessario preservare le scuole per garantire un'istruzione di qualità e prevenire il depotenziamento della nostra rete scolastica. Ciò che come Uil facciamo quotidianamente in tutte le sedi è essere portavoce attiva delle esigenze delle nostre comunità, sostenendo l’importanza della scuola come fulcro culturale e di crescita sociale”. 

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