Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
Riceviamo e pubblichiamo comunicato sindacale a firma di Igino Giorgio Cipollini (CISL FP) in merito al riconoscimento dei diritti del personale della AST Ascoli.
"Carissimo Direttore, urge ingranare, con assoluta tempestività, la seconda per poi, altrettanto velocemente, inserire la terza, per giungere entro il corrente esercizio a marciare in quarta.
Dopo avere approcciato problematiche residuali, infatti, permangono le principali gravi violazioni ed omissioni perpetrate in danno al personale, quali: il riconoscimento dei tempi di vestizione, con i relativi arretrati dal 1 maggio 2018, su cui tra l’altro la CISL, di fronte all’inerzia dell’Azienda, ha intrapreso le vie giudiziarie con la prima udienza già fissata per il 26 settembre 2025; il riconoscimento del buono pasto, così come contemplato dalla Suprema Corte di Cassazione; le Progressioni Economiche Orizzontali relative agli anni 2023, 2024 e 2025; una rivisitazione complessiva della dotazione organica, macroscopicamente inadeguata in molteplici servizi, in particolare sanitari.
In merito alla citata necessaria implementazione, non possiamo non stigmatizzare la scelta adottata dalla Direzione dell’AST di coprire attraverso l’istituto della mobilità esterna ben tre posti di Dirigente Amministrativo di Unità Operative Complesse, dai costi indubbiamente rilevanti e di soli tre OSS, nel momento in cui il personale del comparto, per le evidenziate carenze, non riesce a smaltire le ferie pregresse ed è spesso sottoposto a turni gravosi, assolutamente anomali. Al riguardo ci corre l’obbligo precisare che l’autonoma iniziativa, oltretutto, è stata intrapresa in dispregio alla vigente normativa contrattuale.
La CISL, in mancanza dell’auspicata tempestiva svolta, intraprenderà, con determinazione ulteriori iniziative, anche di carattere giudiziario, finalizzate al riconoscimento dei diritti dei dipendenti della più grande ed importante struttura pubblica del territorio".
“Rimango meravigliato di come dopo una nota diffusa a mezzo stampa il 17 luglio scorso e un documento unitario prodotto il 7 agosto scorso, entrambi sottoscritti da tutte le organizzazioni sindacali facenti parte della delegazione trattante per il comparto e con i quali le stesse hanno evidenziato come l’Ast abbia risposto positivamente alle loro richieste, Mauro Giuliani della Usb e Giorgio Cipollini della Cisl rappresentino a pochi giorni di distanza una realtà capovolta”. Queste le parole del direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo, sulle due note diffuse da Giuliani e Cipollini con le quali denunciano, il primo “carenze organiche e copertura parziale del turnover”, il secondo invece “lentezza nel riconoscimento dei diritti ai dipendenti”.
In merito alla prima contestazione dell’Usb relativamente alla presunta carenza di organico e alla richiesta di assunzione di 24 infermieri e 13 Oss i numeri, che fotografano una realtà differente, sono i seguenti: per gli infermieri le assunzioni effettuate dal primo gennaio scorso sono state 28 a tempo indeterminato e 13 a tempo determinato mentre le cessazioni sono state rispettivamente 23 e 1, per gli operatori sociosanitari le assunzioni a tempo indeterminato 23 e a tempo determinato 3 mentre le cessazioni rispettivamente 9 e 1.
“L’Usb – evidenzia il dg Maraldo - interviene sulle dinamiche assunzionali citando numeri sulla base di una non meglio precisata osservazione delle delibere da maggio ad agosto. I numeri tuttavia rappresentano un’altra realtà. Mi chiedo quale sia lo scopo di agire mostrando malcontento in una fase in cui, grazie alla maturità dimostrata dalla Rsu e dal nuovo assetto di coordinamento, si stanno ottenendo dei risultati più che soddisfacenti. Sul tema organici convengo che si sarebbe dovuto ricorrere ad assunzioni a tempo determinato nei primi mesi dell’anno, evitando di sprecare ingenti risorse in prestazioni aggiuntive che hanno condizionato il successivo uso dei fondi contrattuali. Infatti, seppure con difficoltà, l’azienda ha garantito il diritto alle ferie e ha rinforzato alcuni presidi storicamente critici, come il Pronto soccorso di San Benedetto. Il nostro impegno è continuare su questa strada mantenendo aperta la linea del dialogo e del confronto”.
In relazione, infine, alla “lentezza dell’Ast nel tutelare i diritti dei lavoratori” il rappresentante sindacale della Cisl Cipollini appare in confusione. “E’ la stessa Rsu – conclude il dg Maraldo -, nel proprio comunicato stampa del 17 luglio, a smentire Cipollini. Come infatti scritto dalla Rsu in quell’occasione (“finalmente si inizia a lavorare”), tante sono state le questioni risolte: l’innalzamento del fondo per le progressioni economiche orizzontali 2022 da 181.796,12 euro a 441.693,46 euro, l’incremento di circa 140 mila euro del fondo sulle condizioni di lavoro 2022, l’applicazione dei nuovi profili orari del personale sanitario, l’erogazione del saldo in un’unica soluzione della produttività 2024. E ancora, l’azienda ha comunicato il proprio impegno ad aumentare la percentuale di part-time fino al 4% della dotazione organica e, qualora le domande dovessero superare tale limite, a incrementarla ulteriormente. E sui profili orari l’azienda ha accolto la proposta della Rsu di modifica del turno serale, a partire da ottobre-novembre 2025. L’Ast ha infine assicurato di avviare a breve la contrattazione per i fondi contrattuali 2025, con particolare attenzione all’incremento delle indennità di pronta disponibilità e lavoro notturno”.