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Regione Marche: al via proposta di legge per sostegno e promozione del Terzo settore, attivismo civico ed economia sociale

di Redazione Picenotime

Riorganizzare e rafforzare l’intero sistema di relazioni tra istituzioni pubbliche, cittadini attivi ed enti del Terzo settore (ETS) è l’obiettivo della proposta di legge regionale ‘Norme per il sostegno e la promozione del Terzo settore, dell’attivismo civico e dell’economia sociale nella Regione Marche’ presentata dalla Giunta regionale all’Assemblea legislativa con richiesta di dichiarazione d’urgenza. Una iniziativa legislativa finalizzata a valorizzare il ruolo e le attività del Terzo settore marchigiano e delle relative reti di rappresentanza di cui sono state accolte e condivise sollecitazioni e aspettative, spiega l’assessore al Volontariato e Terzo settore, Chiara Biondi: “Una legge 4.0, innovativa ed efficace, scritta grazie ad un lavoro corale e in piena sinergia con il mondo del terzo settore e della cooperazione. La Regione Marche, tra le poche ad aver legiferato in materia, si dota di uno strumento legislativo capace di valorizzare le esperienze già attive sul territorio e di promuovere nuove forme di attivismo civico che si esprimano in enti del Terzo settore e nell’attività di volontariato, promuovendo forme avanzate di collaborazione istituzionale, in coerenza con il principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale e con le migliori pratiche nazionali ed europee”.

E’ l’innovazione amministrativa e sociale e la rivitalizzazione della partecipazione civica il principio fondante, dove i rapporti di collaborazione “garantiscono il riconoscimento della centralità delle comunità locali, intese come sistema di relazioni tra le persone, le istituzioni, le famiglie, le organizzazioni sociali, ciascuna per le proprie competenze e responsabilità, per promuovere il miglioramento della qualità della vita”.

Articolato in dieci titoli, il disegno di legge prevede che la Regione riconosca, sostenga e promuova l’autonoma iniziativa delle persone, singole o associate in formazioni sociali, per l’esercizio di attività di interesse generale, sulla base del principio costituzionale di sussidiarietà, fattore di coesione sociale, sviluppo locale, innovazione sociale e amministrativa e modalità innovativa di adempimento dei doveri di solidarietà attraverso l’esercizio delle libertà sociali. La Regione riconosce poi il ruolo specifico dei volontari ed il valore dell’attività di volontariato ‘espressione originale del principio di solidarietà’, e promuove il Terzo settore operante nella Regione, nelle sue declinazioni plurali, definendo specifiche misure di sostegno.

E’ prevista la convocazione, almeno ogni due anni, di una Conferenza regionale del Terzo settore e l’istituzione di un Osservatorio regionale sul Terzo settore e sull’amministrazione condivisa, strumento di studio e approfondimento tecnico per lo svolgimento dei lavori del Consiglio regionale del Terzo settore, costituito da sei esperti in materia, di cui due nominati dalla regione Marche, uno dall’ANCI Marche, tre dall’associazione degli Enti di Terzo settore. La presenza degli ETS nel territorio regionale è particolarmente significativa per numerosità, per diffusione territoriale e dimensione evolutiva, ma anche per la trasversalità delle attività di interesse generale svolte. Gli ETS totali iscritti nel RUNTS sono, ad oggi, 4.282, così suddivisi: - ODV 1.338; - APS 1.946; - Enti filantropici 10; - imprese sociali 566; - SOMS 5; altri ETS 417.



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