Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
L’Atto Aziendale dell’AST di Ascoli
Piceno sta suscitando grande preoccupazione tra i cittadini e il
mondo politico locale. I consiglieri comunali di opposizione Ameli,
Cappelli, Dominici, Luzi, Marcucci, Nardini e Procaccini denunciano
un provvedimento che rischia di demolire il ruolo dell'Ospedale
Mazzoni, portando alla soppressione o al ridimensionamento di reparti
fondamentali.
“Si cancella il reparto di Malattie Infettive, si
impoverisce ancor di più la Chirurgia, scompare il primariato
di Anestesia e Rianimazione,si declassa il reparto di Ostetricia e
Ginecologia, compromettendo il punto nascite,” denunciano i
consiglieri. “Queste decisioni appaiono come un attacco deliberato
alla sanità di Ascoli Piceno e del Piceno, con il silenzio di
partito del sindaco Fioravanti, con un impoverimento dell’offerta
sanitaria inaccettabile. Chiediamo con forza alla Regione Marche di
rivedere queste scelte.”
Per queste ragioni, i consiglieri di
Ascolto&Partecipazione, Ascoli Bene Comune e Partito Democratico
hanno presentato una richiesta di convocazione urgente della Consulta
della Salute.
“È necessario un confronto immediato e
trasparente per rivedere le scelte contenute nell'Atto Aziendale e
tutelare il diritto alla salute dei cittadini. Chiediamo al Sindaco
Fioravanti di superare le barriere politiche e agire insieme per
salvaguardare l'ospedale e i suoi servizi essenziali. Non può
rimanere in silenzio solo per ordini di partito per non disturbare il
presidente Acquaroli.”
Disagi per i cittadini anche all'ospedale Madonna del Soccorso' di San Benedetto del Tronto come segnalato da Igino Giorgio Cipollini della CISL FP.
"Nella mattinata del 28 Gennaio, al CUP di San Benedetto del Tronto erano presenti solo tre operatori, con gli utenti inferociti per l’inadeguato servizio e per le interminabili code e liste di attesa. Fortuna ha voluto che tra il personale addetto non vi siano state assenze di alcun tipo, ma l’incongrua assegnazione di parte dello stesso sul territorio, anche per soddisfare alcune esigenze di campanile, ha prodotto una macrospocipa disfunzione agli sportelli posti all’interno della struttura ospedaliera del Madonna del Soccorso. C’è veramente da chiedersi quale destino sia stato riservato alla sanità pubblica di questo estremo lembo di territorio marchigiano…"
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