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Cinema Margherita, a Grottammare “Banana” di Andrea Jublin

di Redazione Picenotime

Cinema Margherita

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Dopo la pausa del mese di Giugno il "Cinema Margherita" presenta la sua programmazione estiva, suddivisa anche quest’anno tra Cinema in Giardino e il tradizionale spettacolo nella sala del Cinema Margherita.
 
Il film di apertura della rassegna sarà Banana di Andrea Jublin martedì 30 giugno dalle 21.30 a Grottammare. La pellicola, che vede tra gli interpreti Marco Todisco, Beatrice Modica, Ascanio Balbo, Anna Bonaiuto, Giorgio Colangeli. ha avuto la nomination ai David di Donatello per la Miglior Regia Esordiente
 
L’ingresso allo spettacolo è gratuito. La rassegna è organizzata dal Cinema Margherita – Centro Culturale “J. Maritain” in collaborazione con il Comune di Grottammare – Assessorato alla Cultura, ACEC e CGS.
 
Anche per l’estate 2015, visto il successo degli scorsi anni, viene riproposto Cinema in Giardino. Le proiezioni si terranno nel giardino del Municipio di Grottammare e saranno fatte utilizzando un moderno proiettore digitale. Grottammare torna così a proporre delle proiezioni cinematografiche, seppure per il solo periodo estivo.
 
Il programma ha selezionato alcuni tra i film più interessanti dell’ultima stagione a cui affianca alcune ultime uscite ed eventi speciali. Il risultato è una proposta che non è soltanto ricreativa ma anche culturale e con numerosi spunti di riflessione.
 
I film proposti nella tradizionale cornice del Cinema Margherita saranno invece a più alta spettacolarità per sfruttare al meglio le potenzialità del proiettore Sony 4k. Per questo motivo la sala del Cinema Margherita di Cupra Marittima continuerà a essere attiva anche nei mesi di luglio ed agosto.
 
Banana: Banana, per salvarsi dalla mediocrità dilagante che lo circonda, adotta, nel calcio come nella vita, la cosiddetta filosofia "brasiliana" dove generosità, cuore, coraggio e fantasia convergono in un unico stile di vita. (da www.trovacinema.it)

“Anche gli insegnanti di Banana sono rinunciatari e depressi, in primis una prof di italiano, la temutissima Colonna, che è anche la depositaria del futuro accademico di Jessica, cui Banana tiene al punto da offrirsi come volontario per un ciclo intensivo di ripetizioni. Come il ragazzo invisibile di Salvatores, Banana è un supereroe all'italiana, pronto a combattere contro ostacoli insuperabili perché da grandi poteri (nel suo caso di coerenza etica) derivano grandi responsabilità.
Banana è il lungometraggio di esordio del quarantenne Andrea Jublin, reduce dalla nomination agli Oscar per il suo corto Il supplente, anch'esso ambientato nel mondo della scuola. È una commedia dolorosissima, un excursus amaro e tragicomico nell'Italia di oggi, con punte di cattiveria degne della tradizione monicelliana ma con una forma filmica più debitrice del cinema per ragazzi d'oltralpe. L'originalità profonda di Banana sta, fra le altre cose, nel dipingere una contemporaneità in cui gli uomini sono irriducibilmente romantici e le donne involontariamente ridotte ad un cinismo che non fa parte della loro natura, ma è il risultato devastante del condizionamento socioeconomico e subculturale dell'Italia di oggi. Nel panorama cinematografico italiano contemporaneo Banana è davvero un'anomalia, e questa è la sua forza, anche se, per un racconto che mette al centro la purezza d'animo del protagonista e la sua visione candida (nel senso di Candide) del mondo, certi dialoghi e certe svolte narrative denotano un tocco di furbizia che l'intervento di un produttore accorto avrebbe dovuto smorzare. Anche la confezione apparentemente naif è contraddetta dal team di professionalità affermate che affianca Jublin nella sua veste di regista e sceneggiatore: Gherardo Gossi alla fotografia, Esmeralda Calabria al montaggio, Nicola Piovani alle musiche, Ginevra Elkann e Luigi Musini alla produzione. Quel che allontana Banana dal sospetto di "conventicola", come direbbe Virzì, è lo spirito profondamente e genuinamente anarchico di Jublin, già evidente ne Il supplente, che lo rende mina vagante e scheggia impazzita. Dunque anche certi dialoghi da corso di sceneggiatura rivelano sprazzi di genuina crudeltà, ai congiuntivi appiattiti "ad arte" si alternano espressioni colloquiali esilaranti, ai sermoni edificanti sui buoni sentimenti fanno da correttivo le acidissime viperate della Colonna, interpretata da una Anna Bonaiuto che giganteggia su un film in cui tutti gli interpreti sono capaci (e ben guidati dal regista): fra gli altri spiccano Beatrice Modica nel ruolo di Jessica, bella di periferia senza speranza e senza redenzione, e lo stesso Jublin nel ruolo di Gianni, il grande amore di Emma, deviante irriducibile dalla fisicità ingombrante che sarebbe piaciuta a Lucien Freud.
"Ma tu ce la fai a continuare?" è la domanda che si pongono i personaggi di Banana. E intendono: a continuare in questa Italia qui, che ammazza le speranze e qualunque traccia di "filosofia brasiliana". Auguriamo a Jublin di continuare a sgomitare nel nostro cinema ristretto e autocensorio tirando fuori sempre di più la sua verve iconoclastica, e lasciandosi bacchettare, quando serve, da un produttore che lo tenga al di qua di qualsiasi tentazione di autocompiacimento” (Paola Casella – mymovies.it).
 
Selma - La strada per la libertà: Ambientato negli Stati Uniti nel 1965, durante la presidenza di Johnson, il film è la storia della marcia della comunità nera della città di Selma per protestare contro gli abusi subiti dai cittadini afroamericani. Per la prima volta sul grande schermo la vita di Martin Luther King in un film in odore di Oscar, che vede attori di grande rilievo come Tim Roth, Giovanni Ribisi, Cuba Gooding Jr. e Oprah Winfrey. (da www.trovacinema.it)
Mune - Il guardiano della luna: Cosa succederebbe se il Sole non tornasse a splendere ogni mattina? O se la Luna dimenticasse di fare il suo giro e di illuminare le stelle e il cielo della notte? Dai creatori di Kung Fu Panda arriva la magica favola di MUNE, il custode della Luna, che combatterà per proteggere il mondo dalle forze del male che hanno oscura to il Sole e la Luna. Il suo amore per la Luna e per la donna dei suoi sogni lo farà diventare l'eroe più grande dell'Universo! Una straordinaria storia per tutta la famiglia. (da www.trovacinema.it)

Il Racconto dei Racconti  - Tale of Tales: Fantasy ambientato nel 1600, liberamente tratto da “Lo Cunto de li cunti” di Giambattista Basile, autore napoletano del XVII secolo, precursore di tutta la letteratura fiabesca dei secoli successivi. Sono tre storie diverse che si intrecciano, relative alla descrizione di tre regni con tre sovrani diversi, ciascuna con un protagonista diverso: Salma Hayek nel primo episodio, Vincent Cassel nel secondo e Toby Jones nel terzo. (da www.trovacinema.it).

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