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Diocesi Fermo, Ascoli e San Benedetto-Ripatransone-Montalto: riparte il progetto ''Le Radici del Futuro''

di Redazione Picenotime

lunedì 23 maggio 2022

Riparte il progetto “Le Radici del Futuro” per fare un passo in più ed essere capace di consolidare le relazioni di prossimità all’interno delle comunità colpite dal terremoto. Infatti, dopo l’incontro di conclusione della prima progettualità inter-diocesana del 10 febbraio a Montemonaco, le tre diocesi rappresentate dai rispettivi vescovi si erano ripromesse insieme a Caritas Italiana di non interrompere il percorso intrapreso a Marzo 2020.

Nelle tre diocesi che hanno condiviso un percorso progettuale si comincia a vedere il futuro. Il coinvolgimento del cammino delle Caritas diocesane di Ascoli Piceno, Fermo e San Benedetto del Tronto–Ripatransone-Montalto rappresentano una concreta “radice” per far crescere il territorio.

Nonostante si percepisca una reale sofferenza e affanno di comunità nelle zone interne e montane colpite dal terremoto, non bisogna scoraggiarsi, è necessario comprendere che le risorse possono essere attivate se ci si mette in rete.

Mettere in rete scuola, famiglia, istituzioni incarna radici di futuro al di là delle singole iniziative, e permette di sviluppare radici feconde da coltivare e da far crescere.  

Si è parlato di radici, le prospettive vengono dalle buone radici. Le prospettive del futuro infatti iniziano a partire da ciò che è già stato costruito: il futuro ha le sue basi nel presente. 

Il futuro non sta solo nella conoscenza, ma anche nella formazione, e -soprattutto- più ci si impegna nel coinvolgimento e nell'accompagnamento della comunità locale si avrà la possibilità di costruire un futuro. Le prospettive di esperienze di rete, il futuro non è nell’isolamento, l’andar da soli non porta alcun tipo di futuro. Ed è questo il motivo per cui nasce il progetto “Radici del Futuro 2”, un passo in più per guardare lontano e dare continuità alla progettualità appena conclusasi e che sarà rinnovata a partire da maggio 2022 per dare un segno tangibile di vicinanza delle chiese locali a tutte le comunità colpite dal sisma del 2016, grazie alla generosità di Caritas Bergamo e Caritas italiana.


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