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Usb Marche: Manuli, no alla chiusura del reparto idraulica

di Redazione Picenotime

Usb Marche

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Riportiamo il comunicato dell'Usb Marche di Quaglietti sull'industria Manuli, sul no alla chiusura del reparto idraulica e taglio di altri 100 posti di lavoro.


"Chiederemo oggi alla Manuli di sospendere la procedura di mobilità per 100 addetti su 156, nel sito di Ascoli, perchè questo da un lato significherebbe chiudere un reparto storico e importante come quello del Large Bore - tubi idraulici - e dall'altro portare al rischio di una totale cessazione dell'attività di tutta la fabbrica di gomma operativa dagli anni Settanta e che ha fatto la storia industriale e sociale dell'Ascolano." Lo afferma Andrea Quaglietti, segretario Usb Marche e delegato Rsu della stessa Manuli, prima di entrare nella sede di Confindustria Ascoli per partecipare questa mattina al tavolo con gli altri sindacati e i rappresentanti dell'azienda milanese dove si discuterà del futuro dello stabilimento di Campolungo."Per tornare a gudagnare clienti e aumentare i ricavi il gruppo Manuli dovrebbe tornare ad investire e produrre in Italia, come hanno fatto di recente altri suoi competitor, invece di andare in Polonia e in Cina dove non si hanno le stesse garanzie e livelli di prodotto. Solo le maestranze e le professionalità italiane, e in particolare dell'Ascolano possono garantire questi livelli e fa tornare a crescere e sviluppare il polo manifatturiero e tutto il comparto produttivo del Piceno, ora in forte smobilitazione." Per Quaglietti inoltre, è necessario "che la Regione Marche intervenga, sia per Manuli, che per Prysmian e altri casi locali, come ha fatto di recente in altre zone in crisi del nord del territorio, sostenendo le ragioni e gli obiettivi degli addetti e di tutto il sistemo economico piceno." 

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