Regione Marche, risorse Protezione Civile per abitazioni da utilizzare anche dopo fine emergenza sisma
di Redazione Picenotime
sabato 20 marzo 2021
“Nel 2018 cinque Comuni marchigiani (Monte Rinaldo, Falerone, Amandola, Pievetorina e Tolentino) aderirono alla proposta della Protezione civile di ristrutturare e riqualificare degli immobili esistenti per farli utilizzare alla popolazione terremotata quali appartamenti invece delle Sae. Una operazione molto intelligente perché sono state realizzate abitazioni che non hanno consumato suolo e che ora potranno contribuire a contrastare lo spopolamento dei paesi. E’ vero che la protezione civile è tenuta a lavorare in emergenza, ma può anche proporre soluzioni stabili come questa”. A dichiararlo è l'assessionre regionale Guido Castelli. Sulla stessa scia anche l’assessore Stefano Aguzzi che ha fatto un “plauso a tutto il sistema di protezione civile e a tutte quelle persone che hanno operato e operano quotidianamente per il sistema che è profondamente nevralgico per il nostro territorio e la nostra comunità”.
Così gli assessori regionali alla Ricostruzione, Guido Castelli e alla Protezione Civile Stefano Aguzzi, accolti dal sindaco di Monte Rinaldo Gianmario Borroni hanno consegnato questa mattina le chiavi di tre appartamenti alle famiglie terremotate. In video conferenza era collegato anche il Commissario straordinario Giovanni Legnini. Attraversando una delle porte della cittadina, lungo le mura e davanti allo storico Palazzo Giustiniani vi è situato Palazzo Fossi di proprietà comunale. All’interno di Palazzo Fossi, grazie agli interventi edilizi post sisma per un importo totale di 460mila euro, sono state realizzate abitazioni per le famiglie che hanno optato per gli appartamenti in edifici definitivi a tutti gli effetti, invece delle Sae. Soddisfatto il sindaco per questa soluzione importante per Monte Rinaldo, meraviglioso paese del fermano di oltre 330 anime. Gli appartamenti (due di 85 mq e uno di 65 mq) sono completi di arredi e hanno isolamenti termici di ultima generazione, in particolare nei solai. Gli assegnatari potranno utilizzare le abitazioni fino al momento in cui sarà possibile il loro rientro nell’immobile di provenienza una volta ricostruito.
Si è svolto intanto oggi in via telematica un incontro tra il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, vicecommissario alla ricostruzione, l’assessore alla ricostruzione Guido Castelli, il commissario Giovanni Legnini, il subcommissario Gianluca Goffredo e il direttore dell’Usr Marche, Stefano Babini, per fare il punto sullo stato dell’arte delle pratiche della ricostruzione post-sisma.
“Dal confronto – afferma il presidente Acquaroli – è emerso un dato molto positivo che denota un’accelerazione estremamente rilevante rispetto all’andamento e all’approvazione dei progetti di ricostruzione degli edifici danneggiati. Da fine dicembre 2020, cioè dal momento dell’insediamento del direttore Babini, ad oggi, i decreti emessi dall’Usr Marche sono passati da 4427 a 5689, con un aumento di 1262 decreti in circa tre mesi, e un aumento significativo anche nei Sal finali, che corrispondono alla chiusura degli interventi di ricostruzione, passati da 2219 a 3039, con un incremento di 820 nello stesso arco di tempo, anche per effetto dell’ordinanza 100”.
Nel corso dell’incontro sono state anche esaminate le istanze che sono pervenute dai Comuni destinatari di ordinanza speciale in deroga. Nella cabina di coordinamento in programma per il prossimo 31 marzo potrebbero già essere licenziate le prime ordinanze specifiche per le esigenze puntuali di semplificazione rilevate.
“Ci concentreremo ora – afferma l’assessore Guido Castelli – sul Recovery Plan terremoto attraverso una campagna d’ascolto dei sindaci, che convocheremo entro la prima decade di aprile, per una maggiore definizione della proposta di utilizzo della cifra pari a 1,78 miliardi che Draghi ha confermato essere destinata alla rigenerazione socioeconomica delle aree del sisma. Proposte che saranno convogliate nel pacchetto che le Marche intendono presentare al Governo e proprio per questo il presidente Acquaroli ha invitato ad Ancona il ministro agli affari regionali Maria Stella Gelmini per un confronto sulle istante marchigiane inerenti al PNRR”.
La Giunta regionale ha inoltre chiesto alla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Regionale di calendarizzare una seduta straordinaria aperta dell’assemblea legislativa per fare il punto della situazione in merito alla ricostruzione post-sisma a circa sei mesi dall’insediamento della nuova amministrazione regionale.
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