Nelle Marche meno contratti stabili e più lavoro flessibile. Uil: “Serve strategia e non rincorsa all’emergenza”
di Redazione Picenotime
martedì 01 aprile 2025
Quasi tre lavoratori su 5 assunti nelle
Marche nel corso del 2024 non hanno un contratto di lavoro stabile e
solo uno su 10 ha trovato un rapporto di lavoro. Una situazione che
penalizza soprattutto le donne e i giovani sotto i 30 anni quella
analizzata dal Centro Studi della Uil Marche sul report
dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro dell’INPS per lo scorso
anno. “L’occupazione nelle Marche continua a mostrare segnali
preoccupanti - dicono dal sindacato - Questi numeri sono la
conferma che il mercato del lavoro marchigiano si muove in una
direzione sbagliata – sempre più precario, instabile e sfavorevole
soprattutto per giovani e donne”.
Secondo lo studio nel 2024 i
rapporti di lavoro attivati dalle aziende marchigiane sono stati
214.162, registrando un calo del 2,3% rispetto al 2023 e del 4,0%
rispetto al 2022. Ancora più allarmante è il dato relativo ai
contratti a tempo indeterminato, che rappresentano appena il 10,7%
del totale, ben al di sotto della media nazionale del 15,7%. Il
contratto più utilizzato è quello a tempo determinato, con 84.221
assunzioni (39,13%), seguito dal contratto intermittente, che con
41.444 assunzioni raggiunge il 19,4%, la quota più alta d’Italia
(contro una media nazionale del 9,9%). Allarmante anche la crescita
dei contratti stagionali (29.530) e la diminuzione delle assunzioni
in apprendistato (-13,2%).
In crescita, e superiore alle media
nazionale, anche il ricorso al contratto di prestazione occasionale,
cresciuto del 4,6% rispetto al 2023 e con una retribuzione mensile
media lorda di 242 euro, inferiore di circa 46 euro rispetto alla
media italiana. Tra le province, Ancona registra il maggior numero di
assunzioni stabili (7.251), seguita da Pesaro-Urbino (5.268).
Tuttavia, le donne risultano ancora più penalizzate con un calo del
3,2% delle attivazioni e una riduzione del 10% delle assunzioni a
tempo indeterminato. Per i giovani sotto i 30 anni, le assunzioni
stabili calano addirittura del 14%.
“Serve una svolta radicale –
commenta Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche –
Le politiche attuali si sono dimostrate inefficaci e le agevolazioni
per le nuove assunzioni non hanno prodotto risultati evidenti. È
necessario un intervento urgente e strutturato da parte della Regione
Marche. Abbiamo chiesto politiche attive del lavoro mirate a
stabilità e qualità dell’occupazione, maggiori tutele per donne e
giovani, incentivi efficaci e selettivi per la trasformazione dei
contratti precari in stabili. Dovremmo inoltre monitorare
costantemente i risultati perché non possiamo più permetterci di
rincorrere l’emergenza. Occorre una strategia lungimirante che
metta al centro le persone, non la flessibilità ad ogni costo”.
© Riproduzione riservata
Commenti
Approfondisci

Monticelli Calcio, arrivano le conferme anche per Simone Vallorani e Davide Marcucci
mar 17 giugno • Monticelli Calcio

Ascoli Piceno, 'Gloria Conti canta Ciao Lucio': serata di musica e solidarietà. Pantaloni: “Lavorare per il territorio”
mar 17 giugno • Eventi e Cultura

Octopus Energy: la nuova campagna marketing multicanale arriva sulle spiagge delle Marche
mar 17 giugno • Comunicati Stampa

Infiorata di Montefiore dell’Aso, tripudio di colori e tradizione nel cuore delle Marche. Tutti gli eventi in programma
mar 17 giugno • Eventi e Cultura

Ascoli Calcio, la carica di presidente andrà a Bernardino Passeri. L'elenco di chi l'ha preceduto dopo la morte di Rozzi
mar 17 giugno • Ascoli Time

''Un dono per il Banco'': Magazzini Gabrielli protagonisti dell'iniziativa solidale nei punti vendita Oasi
mar 17 giugno • Comunicati Stampa

Sky Wifi nuovo title sponsor della Serie C per la stagione 2025-2026
mar 17 giugno • Serie C

Diocesi del Piceno: a Monsampolo incontro con Don Luigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena
mar 17 giugno • Eventi e Cultura
