Grottammare, Piergallini chiude con un messaggio al sindaco del futuro
di Redazione Picenotime
giovedì 27 aprile 2023
Si è svolto questo pomeriggio l’ultimo Consiglio comunale dell’era Piergallini, iniziata nel 2013 e proseguita con l’attuale secondo mandato, ormai agli sgoccioli, nel 2018.
Dopo la chiusura della seduta nella Sala consiliare - visibile integralmente nell’archivio della pagina YouTube Comune di Grottammare – il primo cittadino ha riepilogato il lavoro svolto dall’assise negli ultimi 5 anni, sottolineando lo spirito collaborativo che ha sempre animato il consesso, espresso, nonostante i diversi orientamenti politici che lo compongono, nel 62% delle mozioni che hanno ottenuto il voto unitario.
Nella fase dei saluti, raccolta in precedenza anche dal presidente del Consiglio comunale Troli e da altri consiglieri e capogruppo consiliari uscenti, Enrico Piergallini ha preso a prestito dal poeta e scrittore Tonino Guerra il messaggio al sindaco del futuro: “Caro Sindaco, è ora che tu cominci ad ascoltare le voci che sembrano inutili, bisogna che nel tuo cervello occupato dalle lunghe tubature delle fogne e dai muri delle scuole e dagli ospizi e dall’asfalto e dai ferri e dalle pillole per gli ospedali, bisogna che nel tuo cervello pratico e attento soprattutto ai bisogni materiali, bisogna che entri il ronzio degli insetti. Devi pregare che su questa Piazza arrivino le cicogne o mille ali di farfalle, devi riempire gli occhi di tutti noi di cose che siano l’inizio di un grande sogno, devi gridare che costruiremo le piramidi. Non importa se poi non le costruiremo. Quello che conta è alimentare il desiderio, tirare la nostra anima da tutti i lati come se fosse un lenzuolo dilatabile all’infinito…” (dai “sette messaggi al sindaco del mio paese”).
Relativamente alla trattazione dell’ordine del giorno, il Consiglio comunale ha affrontato e approvato in apertura l’aggiornamento dei regolamenti dell’Imposta di soggiorno e della TaRi per adeguarli a nuove norme statali.
Per l’imposta di soggiorno, è stato necessario adeguare il Regolamento prevedendo al suo interno i pagamenti alle Pubbliche Amministrazioni e il modello di dichiarazione statale approvato il 29 aprile 2022 dal ministro dell’Economia e delle Finanze.
Per la TaRi, l’adeguamento normativo ha riguardato le prescrizioni di Arera circa il Testo Unico della qualità (TQRIF, che impone il rispetto di una serie di determinati obblighi di servizio ai soggetti gestori del servizio rifiuti, ivi inclusi i gestori delle tariffe e rapporti con l’utenza, a decorrere dal 1° gennaio 2023) e l’art. 238, comma 10 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 modificato dall’art. 14 c. 1 della Legge 118/2022, relativo alla durata della scelta di servirsi del gestore del servizio pubblico o del ricorso al mercato per le utenze non domestiche che producono rifiuti urbani (di cui all'articolo 183, comma 1, lettera b-ter, numero 2 del Codice Ambientale).
La Tassa rifiuti ha impegnato l’assise anche nel punto successivo: sono state approvate senza variazioni di aliquota le tariffe 2023 e confermate pure le scadenze di pagamento (prima rata 30 settembre, seconda rata 31 ottobre, terza rata 2 dicembre, rata unica 2 dicembre).
I lavori si sono conclusi con la presentazione della gestione finanziaria dell’anno 2022, che, rispetto alle previsioni, ha contribuito a migliorare il risultato complessivo di € 2.991.224,01, pertanto, l’avanzo di amministrazione dell’ente è di € 8.434.413,95.
Di questi, € 5.331.242,71 dovranno essere accantonati per rischi e passività potenziali futuri, tra cui la quota più rilevante è costituita dal fondo crediti di dubbia esigibilità di € 4.160.425,56, € 1.990.947,65 sono somme derivanti da finanziamenti vari da destinare a specifiche spese e € 857.670,88 confluiranno nell’avanzo destinato a spese di investimento.
Il saldo cassa al 31 dicembre 2022 è di € 7.627.076,3. Si può inoltre aggiungere che, in media, il comune di Grottammare ha saldato con anticipo di una settimana i propri debiti di cassa: l’indicatore dei tempi di pagamento segnala per il 2022 che il calcolo medio sulle scadenze è di -7 giorni, come risulta dal portale della Ragioneria generale dello Stato.
Per quanto riguarda l’indebitamento, la percentuale è risultata del 3%, ben al di sotto del massimo consentito per legge dell’8%.
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