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Elezioni Regionali, scende in campo la lista 'I Marchigiani per Acquaroli': le parole dei candidati ascolani

di Redazione Picenotime

Con un evento che si è svolto nella sede del comitato elettorale di Francesco Acquaroli, sono stati presentati i candidati della lista “I Marchigiani per Acquaroli” che concorreranno alle elezioni regionali del 28 e 29 settembre. La lista civica racchiude molte espressioni della società civile. Tra i candidati c’è chi ha già fatto o svolge attualmente politica attiva, ma sono rappresentate tantissime professioni, sociale, terzo settore e sport.


Le dichiarazioni dei candidati della provincia di Ascoli Piceno.


Cristiana Biancucci: ''Ho deciso di mettere a disposizione della comunità marchigiana la grande esperienza e competenza che negli anni ho acquisito, come presidente della Croce Rossa di Ascoli, affrontando diverse sfide e emergenze, come il sisma che ha colpito il centro Italia, la pandemia e le molteplici fragilità sociali . Questa mia resilienza consolidata negli anni, vuole essere una risposta concreta e veloce ai trend umanitari, che connotano la nostra attuale fragile società''.


Gianluca Pompei: ''Mi candido perché le Marche hanno bisogno di andare avanti. Cinque anni fa, Francesco Acquaroli ha portato avanti un metodo e una visione e oggi, con tenacia, dobbiamo aiutarlo a portare a casa ulteriori risultati. Per lui chiediamo ancora più Marche''.


Maria Stella Origlia: ''Mi candido perché credo molto in questa lista civica. Come recita il motto della lista, i marchigiani sono persone, tenaci, concrete e responsabili. Crediamo nel lavoro già svolto dal presidente Acquaroli. Crediamo nel lavoro già svolto dal presidente e porteremo tutte le nostre convinzioni e competenze per terminare il lavoro''.


Roberto Paoletti: ''Credo molto nella messa in sicurezza del territorio, è molto importante mettere in sicurezza il territorio e intervenire anche sulle piante che a volte troviamo secche lungo la strada e quando cadono sono pericolose e quindi diventa emergenza quello che in realtà non dovrebbe essere emergenza''.



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