Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
Un’adesione annunciata già ad aprile in occasione della prima Assemblea degli Stati Generali dell’Ambiente a Camerano, ma molto gradita, quella di Francesco Ameli, candidato PD, che firma il Manifesto insieme a Fabiola Diomede: “Mi occupo di ambiente con il PD da molti anni e già nel 2016, dopo aver ascoltato Rossano Ercolini alla Provincia di Ascoli, con altri esponenti politici e amministrativi siamo andati a Capannori per verificare sul campo i risultati della Strategia Rifiuti Zero e cercare di portarla nelle Marche e, in particolare, ad Ascoli Piceno, che all’epoca era il fanalino di coda della Regione. Oggi per fortuna, dopo tanti anni di lavoro e sensibilizzazione, la situazione è cambiata, la Provincia supera il 65% di legge, ma molto lavoro resta da fare e per questo io e Fabiola abbiamo accolto con entusiasmo l’invito a sottoscrivere il Manifesto degli Stati Generali dell’Ambiente”.
Anche Fabiola Diomede è un’ambientalista di lunga data, non usa materiali usa e getta e crede che tutti insieme possiamo ridurre i rifiuti e favorire il recupero di materia e l’economia circolare, a partire dai piccoli gesti, come bere l’acqua del rubinetto, organizzare feste ed eventi con stoviglie durevoli, coinvolgere i giovani nelle attività di tutela dell’ambiente e cura del territorio e dei nostri borghi.
Con questa sottoscrizione i candidati regionali si impegnano a rispettare i 10 punti del Manifesto, volti a migliorare l’ambiente e favorire lo sviluppo sostenibile della Regione:
- Prevenzione e recupero di materia, in piena coerenza con la gerarchia europea dei rifiuti e con i principi di un’economia circolare avanzata.
- Tariffa puntuale, che premia i comportamenti virtuosi di cittadini, enti e imprese, e la diffusione capillare della raccolta porta a porta, considerata la pratica più efficace per intercettare la frazione riciclabile e valorizzabile.
- Responsabilità estesa del produttore, coinvolgendo l’industria, la distribuzione commerciale e i consumatori allo scopo di rendere tutti i prodotti della manifattura marchigiana prodotti riutilizzabili, riciclabili o compostabili.
- Efficace gestione della frazione organica, in modo da ridurre il ricorso alle discariche e preservare la fertilità del suolo.
- Pianificazione delle distanze tra gli impianti di trattamento dei rifiuti e i centri abitati per salvaguardare la salute delle comunità e proteggere il territorio, nel rispetto del principio di precauzione.
- Governance e controllo pubblico dei servizi essenziali per proteggere la salute, l’ambiente e i diritti dei cittadini.
- Coinvolgimento dei cittadini e del mondo accademico, con momenti di consultazione e confronto stabili con le comunità locali, le associazioni, i comitati e il mondo universitario, valorizzando ricerca e innovazione.
- Patto per lo sviluppo di una filiera industriale del riciclo e dell’innovazione ecologica. Tale patto dovrebbe tradursi in investimenti concreti e misurabili, creando un circolo virtuoso di ricerca, produzione e occupazione nel rispetto dell’ambiente.