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La Holding del Gruppo Gabrielli sostiene l’ospedale di Bosobe. “Piccolo contributo per una grande causa oltreoceano”

di Redazione Picenotime

venerdì 04 novembre 2022

Il  Gruppo Gabrielli è da sempre sensibile alle tematiche sociali. Molte sono le associazioni, gli enti e le persone attive nel terzo settore e proprio grazie ad una iniziativa già sostenuta dalla Croce Verde di Ascoli Piceno, la Holding è venuta a conoscenza della necessità di un impianto di fornitura idrica a favore dell’ ospedale sito a Bosobe nella Repubblica Democratica del Congo; Bosobe  si trova all’’interno, a circa 900 km dalla capitale Kinshasa e assiste  una popolazione di quasi duecentomila persone.

Con la donazione di € 10.000 da parte della Holding si è voluto dare un contributo per completare i lavori di realizzazione di un serbatoio di raccolta dell’acqua il cui pozzo di prelevamento si trova a più di un chilometro dall’ospedale. Incredibile è la fatica con cui ogni giorno la popolazione locale affianca il personale sanitario per trasportare l’acqua dal punto di prelievo all’ospedale, utilizzando i mezzi più disparati e con problemi di igiene enormi.

La Presidente della Holding del Gruppo Gabrielli, Cesira Gabrielli, ha dichiarato che è “motivo di grande soddisfazione poter intervenire in iniziative anche lontane quando sono seguite da persone e associazioni che si spendono in prima persona per portare a termine i progetti. Un piccolo contributo, il nostro, per una grande causa oltreoceano”. 

Il Gruppo Gabrielli ringrazia padre Sebastian, il contatto in Italia con Bosobe, e il Presidente della Croce Verde che ha seguito direttamente tutta la vicenda, per aver dato la possibilità al Gruppo Gabrielli di fornire un contributo alla causa. Il dottor Mbey Akwavuku Pascal, direttore medico dell’Ospedale di Bosobe, in una lettera ha ringraziato a nome di tutta la popolazione del villaggio e sottolineato come “per medici, malati e accompagnatori quello dell’approvvigionamento dell’acqua sia un vero problema. L’acqua viene prelevata dal fiume e trasportata con delle lattine in testa; spesso occorrono più viaggi per fornirne una quantità sufficiente che possa permetterci di lavorare in ospedale. Con la realizzazione di questo progetto, risolveremo il problema di approvvigionamento idrico per il complesso ospedaliero”.

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