Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
Per il saluto di rito e la presentazione formale del sodalizio, una rappresentanza del direttivo del consolato Maestri del Lavoro di Ascoli Piceno e Fermo, guidata dal console Giorgio Fiori e composta dai consoli emeriti Amilcare Brugni e Francesco Rocca, dalla amministratrice Rita Grazioli e dal segretario Alfredo De Marco ha incontrato, presso la sede della curia vescovile, mos. Gianpiero Palmieri nuovo vescovo di Ascoli Piceno dallo scorso mese di dicembre. Nell’occasione il console Fiori ha illustrato al neo arcivescovo, sia l’onorificenza della Stella al Merito del Lavoro, che viene conferita il 1° maggio di ogni anno dal presidente delle Repubblica ai lavoratori dipendenti del settore privato, che si sono distinti per meriti particolari durante la loro attività lavorativa, sia la struttura del consolato piceno-fermano, le finalità perseguite, nonché l’impegno nel sociale, soprattutto nei confronti degli studenti delle scuole secondarie, nell’ambito del progetto alternanza scuola-lavoro.
A tal proposito lo stesso Fiori ha sottolineato che il consolato è da tempo impegnato ad avvicinare gli studenti dell'ultimo anno al mondo del lavoro, attraverso interventi in aula e visite guidate presso le primarie aziende del territorio; un impegno però, che ad esclusione di qualche iniziativa formativa a distanza, è stato di fatto decantato dalle limitazioni imposte dalla pandemia, ma che ci si augura possa ripartire a pieno ritmo, già nel corso del corrente anno scolastico. Il console, unitamente agli altri colleghi, ha quindi consegnato a mos. Palmieri il gagliardetto del consolato nonché, su carta pergamenata ed appositamente incorniciata, la “Preghiera del Maestro del lavoro” approvata ufficialmente dal vicariato di Roma nell’anno 1986.
A conclusione dell'incontro il Vescovo si è particolarmente compiaciuto con gli ospiti per il loro impegno d’interesse sociale e per le preziose attività svolte, dichiarandosi senz’altro attento ed interessato alle iniziative che il consolato andrà a concretizzare nel territorio della Diocesi di propria competenza.
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