Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
«Nel 2024, la regione Marche si trova
in una situazione di stagnazione economica senza precedenti,
distinguendosi negativamente nel panorama dell’Italia centrale con
una crescita del Prodotto Interno Lordo ferma allo 0,0%. Mentre
Lazio, Umbria e Toscana crescono, con Acquaroli, le Marche hanno
messo il freno a mano. Questi non sono dati di parte, ma della
SVIMEZ, una fonte autorevole e indipendente.»
È quanto dichiara
Francesco Ameli, segretario provinciale del Partito Democratico di
Ascoli Piceno, commentando i dati del report pubblicato il 19
giugno.
«La stagnazione delle Marche è il risultato della
mancata visione in questi 5 anni da parte del governo Acquaroli.
L’agricoltura cala dello 0,5%, l’industria dello 0,2%, le
costruzioni – nonostante la ricostruzione post sisma – dello
0,8%, i servizi dello 0,1%. La regione è ferma, mentre il resto del
Centro Italia accelera. Questa stagnazione è figlia di
improvvisazione e immobilismo. Altre regioni hanno saputo cogliere
l’occasione del PNRR, mentre le Marche sono rimaste impantanate in
una gestione autoreferenziale e senza strategia, che si limita ad
amministrare l’esistente. Basta vedere la proposta di legge in
materia di politica industriale della giunta che dimentica le micro e
piccole imprese marchigiane. »
«Particolarmente allarmante è la
situazione dell’export: un crollo del 29,7%, causato soprattutto
dalla crisi del tessile e del calzaturiero. Un dato che dovrebbe far
scattare l’allarme rosso nei palazzi regionali. E invece, dalla
giunta Acquaroli, silenzio. Nel frattempo, le imprese del Piceno e
del Fermano, già duramente colpite, si trovano più isolate e più
vulnerabili. Serve un cambio di rotta immediato - conclude Ameli - Lo ribadiamo
con forza: ribadiamo la necessità della Zona Economica Speciale per
le Marche, accompagnata da strumenti concreti per sostenere le
imprese manifatturiere, rilanciare l’export e creare nuova
occupazione. È tempo che la Regione abbandoni la propaganda di
governo e si metta finalmente al servizio della crescita e dei
territori.»
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