I vini del Piceno sbancano all’Organic Wine Award International 2022
di Redazione Picenotime
martedì 18 ottobre 2022
E’ un momento d’oro per la produzione vitivinicola marchigiana, che a suon di riconoscimenti in Italia e all’estero sta consolidando sempre più la sua capacità attrattiva nei confronti dei wine lover di ogni latitudine.
A dare ulteriore conferma di ciò è la pubblicazione dei risultati dell’Organic Wine International Award 2022, concorso enologico che da quattordici anni seleziona i migliori vini biologici provenienti da tutto il mondo. Le sessioni di degustazione svoltesi nelle scorse settimane in Baviera hanno infatti incoronato due cantine del Piceno, capaci di conquistare con i loro vini ben sei medaglie: l’azienda agricola Fiorano di Cossignano e Terra Argillosa di Offida. Il Marche Rosso Igt “Ser Balduzio” 2017 di Fiorano, conquistando ben 99 punti su 100 e la conseguente medaglia Grande oro, ha ottenuto il primo posto assoluto tra centinaia di etichette provenienti da tutto il mondo, ax aequo con il Puglia Igt “Il nostro Rosso” della cantina pugliese Mare Magnum. A completare il podio tutto italiano della competizione è stato un altro rosso di Fiorano, il Marche Rosso Igt “Gallo Otto” 2018, blend di Montepulciano e Syrah vinificato in anfora. Una medaglia d’oro è arrivata anche per il Marche Bianco Igt Giulia Erminia. Tre i brindisi anche per la cantina Terra Argillosa di Offida, che si è aggiudicata la medaglia d’oro con il Marche Syrah Igt 2019 (90 punti) e il Marche Cabernet Franc – Merlot Igt Fatjà 2019 (95 punti), riuscendo anche a conquistare una medaglia d’argento con il Marche Petit Verdot Igt 2014, a dimostrazione della grande longevità che caratterizza i vini rossi delle colline picene, capaci di coniugare grande piacevolezza a una spiccata propensione all’affinamento in bottiglia.
A guidare gli esperti degustatori internazionali nella selezione delle migliori bottiglie in gara è stato il metodo di valutazione PAR® messo a punto da Martin Darting: la qualità dei vini è giudicata a partire dalle caratteristiche dei rispettivi terroir d’appartenenza per permettere ai consumatori di riconoscere quelli capaci di eccellere nelle diverse aree di produzione, interpretandole al meglio.
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