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Giornata Mondiale delle api: nelle Marche produzione in ripresa ma ancora condizionata dal clima

di Redazione Picenotime

martedì 20 maggio 2025

Sostenere il lavoro delle api e degli apicoltori acquistando miele italiano. Meglio se a chilometro zero e direttamente dai contadini, dicono da Coldiretti Marche che rilancia l’appello a scegliere prodotti miele 100% italiano per un settore che, nella nostra regione, conta oltre 3.400 apicoltori marchigiani, che curano quasi 75mila alveari, contribuendo alla produzione di oltre 1.100 tonnellate di miele all’anno — circa il 5% del totale nazionale. È l’appello della maggiore organizzazione agricola regionale in occasione della Giornata mondiale delle Api, che si celebra il 20 maggio con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza dell’impollinazione per la sicurezza alimentare. Un 2025 che parte in salita per via di un clima con piogge abbondanti e frequenti sbalzi termici, soprattutto notturni. Le produzioni arrivano dalla colza mentre per l’acacia si prospetta un altro anno di sofferenza, soprattutto nelle aree interne. Ma a penalizzare la produzione tricolore è soprattutto la concorrenza di miele importato a basso costo, spesso di qualità inferiore. Nei primi mesi del 2025 sono stati importati in Italia oltre 5 milioni di chili di miele, di cui più di un terzo da Paesi extra UE, con forti pressioni sui prezzi interni. “Scegliere miele marchigiano significa premiare la qualità, sostenere l’economia agricola locale e proteggere un patrimonio fondamentale per la biodiversità. Le api, infatti, con il loro lavoro quotidiano, sono fondamentali per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi e per questo vanno difese” affermano da Coldiretti Marche, ricordando che l’Italia, con oltre 60 varietà di miele, rappresenta un'eccellenza europea.

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