Comunicati Stampa
di Redazione Picenotime
In tutta Italia, in occasione dell’appuntamento annuale organizzato da A.IT.A. Federazione (Associazioni Italiane Afasici), saranno illuminati di rosso i monumenti delle città per attirare l’attenzione sull’Afasia che riguarda migliaia di persone, circa 200.000 in Italia, e creare i presupposti per una reale integrazione. Nella nostra regione Sabato 18 ottobre saranno illuminati: ad Ancona le Tredici Cannelle a piazza Roma, a Senigallia Porta Lambertina, a Jesi la Fontana dei Leoni piazza Pergolesi e ad Ascoli Piceno la Torre del Palazzo dei Capitani. La giornata nazionale esiste per far conoscere l’afasia, per questo in tutte le Regioni sono previsti incontri pubblici nelle piazze, convegni, spettacoli e gazebo informativi. Ad Ascoli Piceno saremo, con i nostri banchetti, dalle 9 alle 18 presso il Centro Commerciale OASI al Battente. Ad Ancona la mattina in Corso Garibaldi e il pomeriggio in Piazza Roma. A Jesi la mattina presso l’Ospedale Carlo Urbani e il pomeriggio in Piazza Pergolesi. Inoltre il 23 ottobre il Coro degli Afasici, con il parternariato fra A.IT.A. e l’Associazione Alice si esibirà alle 16.30 presso l’ospedale Torrette. In tutte queste sedi verrà distribuito materiale informativo e saranno vendute le Eriche, piante che per la loro capacità di sopravvivere in condizioni disagevoli, rappresentano la tenacia della persona afasica che rinasce ricostruendo la propria vita. Le persone afasiche soffrono di disturbi del linguaggio causati da lesioni cerebrali (ictus, traumi cranici, tumori, encefaliti). L’afasia non altera l’intelligenza né la capacità di provare sentimenti, ma compromette il normale uso del linguaggio, a volte anche per le necessità elementari della vita quotidiana. Rende difficile, se non impossibile, fare una chiacchierata con un amico, scrivere una cartolina o leggere il giornale. Le persone affette da afasia non sono in grado di interagire normalmente con i propri familiari né, spesso, di reinserirsi nell’ambiente lavorativo, proprio per questo c’è molto da fare. Si può comunicare in tanti modi basta che ci sia un interlocutore disposto ad ascoltare. Le persone afasiche sono isolate, incapaci di far sentire la loro voce. Spesso vengono escluse o si auto-escludono dal proprio ambito sociale e rimangono sole nella loro sofferenza. Si chiudono in sé stessi e “scompaiono”. Un ruolo importantissimo per il loro reinserimento sociale è ricoperto da familiari, amici, colleghi e da coloro che a loro si dedicano come volontari Per questo motivo nel 1994 è nata A.IT.A. (Associazione Italiana Afasici) OdV Organizzazione di Volontariato grazie all’intuizione di una grande logopedista, Anna Basso. Lo scopo dell’A.IT.A. è far incontrare e comunicare le persone afasiche ma anche far conoscere l’afasia per creare una società che sappia comunicare anche senza le parole, integrando ogni tipo di persona. Le sedi nelle Marche sono ad Ancona, Jesi e Ascoli Piceno. Le attività che vengono svolte sono musicoterapia, teatro, pranzi, meeting nazionali e tanto altro. Per informazioni telefonare al numero 338/3507946 Per informazioni a livello nazionale chiamare il numero verde 800-912326, scrivere a aita@aitafederazione.it, o visitare il sito www.aitafederazione.it