Cronaca
di Redazione Picenotime
I poliziotti della Squadra mobile di Fermo hanno arrestato sette persone ritenute responsabili di sequestro di persona, tortura e lesioni gravissime ai danni di un giovane ventenne.I fatti risalgono a qualche settimana fa, quando il giovane, veniva costretto a salire sull’auto dei suoi aguzzini e condotto prima a Porto Sant’Elpidio dove il gruppo si è riunito con altri complici, e poi in un’abitazione di Lapedona.Qui, secondo quanto emerso dalle indagini, il ragazzo è stato sottoposto per oltre tre ore a un’autentica tortura: picchiato violentemente, ustionato con dell’olio bollente, colpito con una mazza da baseball, ferito con un coltello e percosso con bottiglie e una sedia.
Una volta terminate le violenze, il ragazzo è stato nuovamente caricato sull’auto verso una palestra della zona per essere esibito come monito a chi avesse violato le regole imposte dal gruppo nelle piazze di spaccio della costa. Proprio durante il tragitto, però, i poliziotti della Squadra volanti impegnate nel controllo del territorio, insospettiti dall’atteggiamento dei conducenti, decidevano di fermare le autovetture. A quel punto, alla vista degli agenti, i malviventi sono fuggiti consentendo tuttavia al ragazzo di liberarsi e chiedere aiuto. I poliziotti quindi lo hanno messo in salvo e trasportato in ospedale.
Gli arresti di oggi rappresentano la prosecuzione di una indagine avviata lo scorso maggio e continuata con la recente operazione “Cerbero”, che aveva portato all’arresto di numerose persone e allo smantellamento di una rete di spaccio di stupefacenti attiva lungo la costa adriatica e nell’entroterra marchigiano. Gli investigatori hanno ricostruito le dinamiche interne del gruppo criminale individuandone ruoli, gerarchie e collegamenti con altri gruppi che trafficano droga lungo la costa adriatica. Gli indagati in questa fase sono dieci, sette dei quali già tratti in arresto.