Ascoli, 11 denunciati per false fatturazioni nel mondo dello sport
di Redazione Picenotime
giovedì 29 ottobre 2015
È di 11 persone denunciate a piede libero all’Autorità Giudiziaria il bilancio di un’indagine di polizia economica e finanziaria condotta dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno a conclusione di una complessa attività investigativa che ha consentito di individuare un sistema di frode attuato mediante il ricorso a false fatturazioni.
I militari della Compagnia di Ascoli Piceno, dopo aver ricostruito fatti gestionali di una locale associazione sportiva dilettantistica, hanno potuto accertare il sistematico ricorso all’emissione da parte della stessa di fatture riferite a prestazioni per operazioni di sponsorizzazioni in realtà in gran parte mai realizzate, o sovrafatturate, a beneficio di una trentina di soggetti utilizzatori, distribuiti tra le province dell’Ascolano e del Teramano, operanti nei più svariati comparti economici.
All’individuazione del sistema di frode si è pervenuti attraverso una preventiva analisi di indicatori attinti dalle diverse banche dati in uso alla Guardia di Finanza che hanno messo in evidenza talune anomalie rispetto ai volumi d’affari ufficialmente dichiarati dai soggetti coinvolti, anomalie poi confermate dalla complessa analisi della documentazione contabile e dalla ricostruzione dei flussi finanziari.
L’indagine ha portato alla rilevazione di fatture false emesse per un importo di oltre 1,2 milioni di euro e di oltre 2,2 milioni di euro di base imponibile sottratta a tassazione.
I rappresentanti dell’associazione dilettantistica e delle imprese utilizzatrici sono stati pertanto segnalati alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno rispettivamente per il reato di emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti.
All’associazione dilettantistica, inoltre, è stata preclusa la possibilità di beneficiare del regime tributario agevolato previsto dalla vigente normativa per gli Enti non Profit che consente di versare l’IVA in modo forfetario e di determinare il reddito imponibile con l’aliquota agevolata del 3% rispetto al totale dei proventi commerciali.
L’attività investigativa svolta rientra in un più vasto piano operativo del Comando Provinciale della Guardia di Finanza finalizzato al contrasto ai fenomeni evasivi che si manifestano sul territorio e che assumono per l’entità delle imposte evase rilevanza penale in un contesto di lotta sempre più serrata alle frodi fiscali fondate sull’utilizzo di documenti falsi, nell’ottica primaria di tutelare le regole del mercato a fianco dei cittadini ed imprenditori onesti.
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