Lido Tre Archi, sgominata banda che rapinava clienti prostitute
di Redazione Picenotime
sabato 05 marzo 2016
Gli Agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Fermo, nella serata di Giovedì 3 Marzo sono intervenuti in forze al Lido Tre Archi, dove più cittadini avevano segnalato al 113 esplosioni d’arma da fuoco e la presenza in strada di un cittadino di colore, seminudo, con una vistosa ferita alla testa.
Rintracciato dalla Volante della Polizia, l’uomo, immediatamente soccorso dal personale medico di una unità mobile del 118, veniva accompagnato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Fermo, dove veniva medicato per una ferita lacero contusa alla testa, escoriazioni e contusioni in diverse parti del corpo. Questi, identificato per O.A. di anni 36, proveniente dal delta del Niger, in Italia per richiesta di asilo politico, raccontava ai poliziotti che aveva contattato in strada al Lido Tre Archi una donna che sapeva essere una prostituta, con la quale si accordava per una prestazione sessuale, appartandosi poi nell’appartamento di costei in via Tobagi.
Raggiunta l’abitazione, posta al 7° piano dell’immobile, la donna lo faceva spogliare e lasciare i vestiti nel corridoio, invitandolo a distendersi poi in camera da letto. Trascorsi soli pochi minuti, in malo modo lo invitava ad andarsene, dicendogli con non voleva più soggiacere con lui.
Il malcapitato, raccolti i vestiti si accorgeva immediatamente che gli erano stati sottratti circa 300 euro che custodiva nel suo portafogli, e per tale ragione chiedeva spiegazioni alla donna per tale azione. A suo dire le sue rimostranze venivano immediatamente respinte, anche con l’intervento di un uomo che usciva dal bagno dell’appartamento, che con violenza, aiutato anche dalla donna lo spingeva sul ballatoio.
Da ciò nasceva una colluttazione nella quale si intromettevano anche altri soggetti, uomini e donne, che dopo averlo bloccato in terra, lo colpivano ripetutamente. Un altro individuo, giunto sul pianerottolo del piano con l’ascensore, impugnava una pistola con la quale faceva fuoco due volte verso di lui, senza provocargli alcuna ferita.
O.A. riusciva quindi a fuggire per le scale e recatosi presso l’abitazione di un amico avevano poi chiesto aiuto al 113. Contemporaneamente alle chiamate al 113, un cittadino rumeno si era rivolto invece ai Carabinieri, tramite il 112, per segnalare la medesima situazione, ma con versione diametralmente opposta, affermando che un cittadino di colore aveva tentato di rapinare una sua amica afferrandola per il collo e chiedendogli insistentemente “money, money”.
La scena del crimine, minuziosamente ispezionata dagli investigatori del Commissariato, su quale sono stati effettuati rilievi da parte della Polizia Scientifica, portava immediatamente a considerare quale più congrua la descrizione dell’evento fornita dal cittadino nigeriano, pur non emergendo elementi incontrovertibili in tal senso, infatti tutti gli attori della controparte, tre uomini e tre donne di cui 5 rumeni ed un italiano, in maniera non concordante riferivano che l’aggressore era da identificarsi nell’extracomunitario.
L’esperienza, la tenacia e la professionalità dei Poliziotti, impegnati per lunghe ore nelle attività investigative, ascolto di testimoni, rilievi scientifici e quant’altro, alla fine li conduceva ad ipotizzare che il gruppo afferente alle donne rumene, aveva agito in associazione per portare al compimento dei furti in danno di ignari “clienti”.
Sul posto inoltre veniva sequestrato un proiettile caricato a salve, che in aggiunta all’assenza di ferite d’arma da fuoco sulla vittima, faceva ragionevolmente ritenere che l’arma comparsa sulla scena era certamente a salve.
L’indagine dei Poliziotti si è infine conclusa con l’individuazione delle responsabilità singole ed associative, portando alla denuncia alla Procura della Repubblica di Fermo di I. M. K., di anni 30, C. I. E. di anni 32, O. D. M. di anni 28, V. M. di anni 21, G. G. di anni 41, tutti di nazionalità rumena, e P. E. di origine campana di anni 32, tutti soggetti già noti alle forze di Polizia del territorio.
Costoro dovranno rispondere di associazione per delinquere, concorso in rapina aggravata, lesioni personali, esplosioni in luogo pubblico e procurato allarme.
La vicenda, che a causa della forte presenza nella zona di nutrite comunità sia rumene che sub-sahariane, rischiava di avere un ben diverso epilogo, è stata controllata con efficacia dagli Agenti del Commissariato di Fermo, anche quando dopo i fatti alcuni gruppi di cittadini di colore hanno raggiunto la zona con intenti di rivalsa.
Commenti
Approfondisci

Quintana Ascoli Piceno, Porta Tufilla svela le sue splendide dame: le protagoniste saranno Angelica e Natalia
ven 04 luglio • News

Ascoli Calcio, in fase molto avanzata la trattativa per il difensore mancino Nicoletti (ex Picerno)
ven 04 luglio • Ascoli Time

Atletico Ascoli, capitan D'Alessandro resta per la terza stagione di fila: “Credo nel progetto della famiglia Giordani”
ven 04 luglio • Atletico Ascoli

Rinnovo Cda Start Plus, Provincia Ascoli e Comune San Benedetto: “Non considerate indicazioni dei soci di maggioranza”
ven 04 luglio • Comunicati Stampa

Ascoli Piceno, istituito il nuovo Comitato festeggiamenti del Patrono Sant'Emidio. Tutti i componenti
ven 04 luglio • Eventi e Cultura

Coppa Confindustria 2025: trionfa Mecaer nella finalissima contro Sabelli. Premio Fair Play a Migliori
ven 04 luglio • Sport

Magazzini Gabrielli, prestigioso accordo pluriennale per la riapertura del supermercato ''Annona'' in Vaticano
ven 04 luglio • News

Consiglio Comunale Ascoli Piceno, Daniela Massi si dimette per motivazioni di carattere personale
ven 04 luglio • News

Emergenza ''Virus Blue Tongue'' degli ovini: Regione Marche dà le linee guida per gli allevatori
ven 04 luglio • Comunicati Stampa

Ponte Ancaranese, interruzione temporanea al transito S.P. n.3 in orario notturno
ven 04 luglio • News
