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San Benedetto, Finanza arresta imprenditore latitante. Pesanti i capi d'accusa

di Redazione Picenotime

venerdì 18 marzo 2016

Possesso di arma clandestina, di passaporto falso e ricettazione. Con queste accuse è finito in manette N.G., imprenditore cinquantunenne di San Benedetto del Tronto, già ricercato in forza di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Macerata nell’ambito dell’operazione “Caravan Petrol”, per una frode fiscale sui carburanti perpetrata da un’organizzazione criminale radicata su tutto il territorio nazionale, di cui lo stesso imprenditore era parte.

L’uomo è stato individuato e fermato dai finanzieri della Compagnia di San Benedetto del Tronto nell’ambito delle quotidiane operazioni di controllo del territorio esercitate per il contrasto alla criminalità economico-finanziaria. 

Al momento del controllo, l’imprenditore, che si trovava a bordo di un’autovettura risultata peraltro rubata e reimmatricolata con numero di telaio falso, mostrava un evidente stato di agitazione, circostanza che ha suscitato i sospetti dei finanzieri. 

I successivi accertamenti consentivano di scoprire che l’uomo era ricercato, in quanto su di lui pendeva l’ordinanza di custodia cautelare, per cui scattavano le perquisizioni dell’appartamento utilizzato per nascondersi e dell’automezzo; proprio nell’automezzo veniva rinvenuta, abilmente occultata, una pistola automatica calibro 6.35, con caricatore provvisto di cartucce, di cui una già incamerata ed un passaporto estero, riportante le generalità false dello stesso ricercato.

In accordo con l’Autorità Giudiziaria di Ascoli Piceno, l’imprenditore è stato tratto in arresto per “possesso di arma clandestina”, “possesso di passaporto falso” e “ricettazione” ed associato quindi presso la Casa Circondariale di Ascoli Piceno.

L’autovettura dallo stesso utilizzata è stata anch’essa sottoposta a sequestro in quanto, tra l’altro, a sua volta ricercata contestualmente da altra Procura della Repubblica della  Puglia nell’ambito di indagini su un vasto traffico di autoveicoli rubati e reimmatricolati con numero di telaio falso che ha coinvolto tutto il territorio nazionale.


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