Cronaca

Montalto delle Marche, sequestrata vasta area con oltre 51 tonnellate di rifiuti e 8 strutture abusive

di Redazione Picenotime

Nell'ambito di un'articolata attività di polizia ambientale, i militari della Guardia di Finanza unitamente ai tecnici dell'ARPAM, hanno individuato e sottoposto a sequestro, nel Comune di Montalto delle Marche (AP), una vasta area sulla quale erano depositati rifiuti pericolosi e non.

Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di finanza di Ancona sviluppava, nell’ambito del protocollo di intesa stipulato tra il Comando Regionale Marche e l’ARPAM, una articolata attività di polizia ambientale, in sinergia con i tecnici dell’Agenzia citata e con il Gruppo della Guardia di finanza di Ascoli Piceno, che ha consentito di individuare e sottoporre a sequestro nel comune di Montalto delle Marche (AP) una vasta area, sulla quale erano depositati rifiuti pericolosi e non.

Nello specifico, i finanzieri della Sezione Operativa Navale di San Benedetto del Tronto, a seguito di autonoma attività info-investigativa e da riscontri sul territorio, accertavano nei confronti di una ditta individuale operante nel settore del recupero di rottami metallici, la totale inosservanza delle prescrizioni ambientali impartite dagli Enti competenti, nonché il deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, quali batterie al litio, neon, bombole di gas ed altri stoccati direttamente sul terreno, in aree non autorizzate. Durante la fase ispettiva, inoltre, si constatava la presenza di nr. 8 strutture di proprietà della parte, completamente abusive, in quanto prive dei previsti titoli autorizzativi.

L’area adibita a deposito abusivo, avente una superfice complessiva di 5.500 m², i rifiuti ivi depositati per un totale di oltre 51 tonnellate e le 8 strutture abusive venivano sottoposte a sequestro e il titolare della ditta individuale veniva deferito alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per le ipotesi di reato inerenti alla “gestione di rifiuti non autorizzata”, fattispecie punita dal Testo Unico Ambientale, oltreché per gli “interventi edilizi eseguiti in assenza del permesso di costruire”.

Tale attività di servizio testimonia l’impegno della Guardia di Finanza, finalizzato alla prevenzione e al contrasto degli illeciti in materia ambientale, nonché a tutelare il territorio delle Marche.

Si evidenzia che il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, le ipotesi di accusa dovranno essere valutate ed eventualmente trovare conferma nel proseguo del processo, dovendosi presumere l’innocenza dell’indagato sino all’irrevocabilità dell’eventuale sentenza di condanna.

Riproduzione riservata

Commenti