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Rifugio del Fargno, 34enne di Porto Sant'Elpidio muore dopo una scivolata di oltre 300 metri

di Redazione Picenotime

domenica 02 gennaio 2022

Triste epilogo per la gita di due escursionisti sul sentiero che da Pintura di Bolognola conduce al rifugio del Fargno. Mentre la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico di Pesaro/Urbino doveva interrompere una attività dimostrativa di calata dal campanile di Urbania per la celeberrima Festa della Befana, per soccorrere e recuperare un cavaliere disarcionato dal proprio cavallo, la centrale operativa del 118 attivava nel primo pomeriggio la corrispondente Stazione di Macerata per un escursionista, 34 anni di Porto Sant’Elpidio, apparentemente scivolato con la fidanzata sul sentiero che collega Pintura col rifugio del Fargno. 

L'elisoccorso di stanza nella base di Fabriano, decollava prontamente e raggiungeva il target ma, a causa delle correnti d'aria presenti in zona, non riusciva a vericellare il tecnico del Soccorso Alpino se non sulla strada soprastante il punto della caduta. Purtroppo la scivolata di oltre 300 metri ha avuto per il ragazzo un esito fatale mentre la sua fidanzata ha riportato solo alcune contusioni e, soccorsa da alcuni alpinisti che rientravano sullo stesso sentiero, è stata presa in consegna dalle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico di Macerata e Montefortino convergenti sul posto da direzioni diverse. La salma del ragazzo è stata trasportata solo in serata a Pintura dagli stessi operatori tramite barella portantina dopo che né l'elisoccorso del 118 né l'elicottero del Vigili del Fuoco sono riusciti a vericellare il corpo per la persistente presenza di correnti d'aria avverse. Il sentiero in questione risulta in molti tratti completamente innevato e il gelo che si forma su quel versante esposto a nord, non ha lasciato scampo ai due malcapitati che, sprovvisti di ramponi, non sono riusciti ad attraversare in sicurezza uno dei canali che poi li ha traditi. 

"Prendiamo purtroppo spunto da questa triste vicenda per rimarcare oltremodo che, sottovalutare i rischi che si possono correre in ambiente impervio, espone ad elevatissime probabilità di infortunio con conseguenze a volte fatali. Ai famigliari del ragazzo le nostre più sentite condoglianze", si legge in una nota ufficiale del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche.


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