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Ascoli Piceno: Green Pass su ordinazione, Carabinieri scoprono vasto giro di falsi

di Redazione Picenotime

sabato 30 aprile 2022

A poche settimane dalla esecuzione di misure cautelari personali a carico di un medico di medicina generale ascolano convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale – Asur Vasta 5 e di un “intermediario”  e al sequestro di numerosi green pass falsi rilasciati a seguito -si ritiene- di una falsa attestazione di somministrazione di vaccino a 67 soggetti (anch’essi ritenuti responsabili in concorso con il medico per i reati di falso e alto), nuovamente, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Ascoli Piceno, unitamente ai militari della locale compagnia, hanno portato a termine un'altra indagine in ambito sanitario, denominata “Green Pass 2”, anch'essa coordinata dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno e sviluppata a partire da elementi emersi nel corso della prima indagine.

Stamattina, i carabinieri hanno dato luogo all'esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip presso il locale tribunale su richiesta della Procura della Repubblica ascolana che ha diretto le indagini durate circa tre mesi, ponendo agli arresti domiciliari un farmacista titolare di una farmacia in un comune del Piceno, per il reato di falsità ideologica continuata ed in concorso con altri 17 soggetti a cui viene contestata la medesima fattispecie criminosa.

Sono stati raccolti importanti elementi per ritenere che costui provvedeva a fornire su richiesta esiti di tamponi antigenici rapidi negativi, in alcuni casi di positivi, per prestazioni sanitarie mai eseguite. La complessa indagine svolta con attività tecniche, ma anche con i classici pedinamenti e appostamenti, ha consentito di raccogliere concreti elementi indiziari nei confronti del farmacista, che allo scopo di accontentare la propria clientela, avrebbe ricevuto direttamente sul suo cellulare le “ordinazioni” per farsi i tamponi, facendosi trasmettere via social le foto delle tessere sanitarie, per ottenere velocemente l'esito desiderato senza recarsi nemmeno presso la farmacia.

Condotte che in alcuni casi si sono protratte nel tempo con la produzione di decine di falsi esiti che venivano inseriti nel portale nazionale per il rilascio del green pass. Le presunte condotte illecite vengono contestate parimenti anche alle sue collaboratrici che l'ho coadiuvavano negli inserimenti a coloro che usufruivano del finto tampone, tra cui anche un noto professionista ascolano che opera sempre in ambito sanitario.

Nei prossimi giorni il farmacista sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari e potrà fornire la sua versione dei fatti. I carabinieri proseguiranno i controlli e le ispezioni anche nelle prossime settimane, sempre nell'ottica della salvaguardia e della tutela della salute della cittadinanza, invitando ancora una volta a contattare subito l'arma in caso di necessità chiamando il 112, nonché telematicamente attraverso il sito www.carabinieri.it. 


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