Guardia di Finanza Fermo, amministratore di sostegno falsifica testamenti per intascare eredità della persona assistita
di Redazione Picenotime
martedì 23 aprile 2024
I Finanzieri del Comando Provinciale di Fermo, al termine di una complessa indagine delegata dalla locale Procura della Repubblica, sono riusciti a disvelare un articolato sistema fraudolento, architettato dall’amministratore di sostegno nei confronti della persona assistita, consistente nella falsificazione di due testamenti olografi, al fine di procurarsi un illecito vantaggio economico a danno dei legittimi eredi del defunto. Le pertinenti investigazioni, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, hanno tratto origine dalla denuncia presentata da un erede legittimo ed hanno consentito di accertare, attraverso mirati approfondimenti e puntuali perizie grafologiche-calligrafiche, la falsità dei testamenti pubblicati a seguito della morte dell’assistito. In particolare, a distanza di circa un mese dal decesso del bisognevole, sottoposto ad amministrazione di sostegno a causa del suo stato vegetativo e dell’incapacità di intendere e di volere, erano stati pubblicati due testamenti a cura dell’amministratore di sostegno, nonché cugino del defunto. Dalla lettura dei medesimi risultava che l’assistito aveva nominato, con il primo testamento, il suo stesso amministratore di sostegno in qualità di erede universale e con il secondo testamento la moglie dell’amministratore, in qualità di beneficiario di una polizza vita, in sostituzione dei beneficiari precedentemente indicati in polizza; all’interno del primo testamento, era stato espressamente indicato che la designazione ad erede universale dell’amministratore di sostegno era motivata dalla vicinanza e l’assistenza che lo stesso aveva garantito al de cuius negli ultimi anni della sua esistenza. Mediante una specifica consulenza grafologica-calligrafica disposta dall’A.G. su richiesta delle Fiamme Gialle, è stata appurata la falsità dei testamenti, che sarebbero stati posti in essere dall’amministratore di sostegno di proprio pugno, simulandone la redazione da parte del cugino ormai defunto. Le sottoscrizioni apposte sui due documenti olografi, perfettamente sovrapponibili, secondo quanto emerso dalla perizia disposta, potrebbero essere state riprodotte dallo stesso amministratore, per imitazione, usando a modello la firma in calce alla carta d’identità del defunto. Una volta acquisito in maniera fraudolenta il patrimonio di 1,8 milioni di euro, apparentemente espressione delle ultime volontà del defunto, l’erede illegittimo e la sua famiglia hanno posto in essere una serie di operazioni finanziarie diversificate, investendo in titoli una parte della somma: le capillari indagini esperite dai finanzieri del Gruppo di Fermo, anche mediante accertamenti bancari, hanno consentito di identificare tutti i flussi di denaro, incamerati grazie alla condotta illecita; a seguito di provvedimento cautelare emesso dal competente G.I.P., su richiesta del Pubblico Ministero titolare delle indagini, il denaro presente sui conti e i valori mobiliari acquistati, sono stati sottoposti a sequestro. Il responsabile della condotta è stato dunque deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo per i reati di cui all’art. 491 c.p. (Falsità in testamento olografo, cambiale o titoli di credito), all’art. 482 c.p. (falsità materiale commessa dal privato) e all’art 476 c.p. (falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici), per aver falsificato un atto pubblico, avente rilevanza giuridica. Le condotte illecite sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza della persona sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna. La costante ed accorata attività di servizio svolta dalla Guardia di Finanza è espressione della specifica attenzione del Corpo volta alla tutela degli atti privati e alla repressione di condotte fraudolente che compromettono la fiducia dei consociati nei riguardi degli atti pubblici, in ordine alla garanzia di veridicità. Ulteriore testimonianza delle competenze di polizia economico-finanziaria demandate alla Guardia di Finanza, a difesa dei singoli cittadini e a tutela dei loro diritti e patrimoni.
© Riproduzione riservata
Commenti
Approfondisci

Ascoli Piceno, vegetazione in fiamme. Intervento dei Vigili del fuoco anche a protezione delle abitazioni
sab 03 maggio • Cronaca

Primavera 2 girone B: highlights Ascoli-Pescara 1-2
sab 03 maggio • Ascoli Time

Promozione girone B, il Monticelli chiude la stagione con un pari per 1-1 con il Corridonia. In gol Galli
sab 03 maggio • Monticelli Calcio

Pesca sportiva, a Fossacesia ottimi risultati per Distaso e Sangiuliano dell’Apsd San Benedetto Colmic
sab 03 maggio • Sport

Ascoli Calcio, primo approccio tra i professionisti per Bando. Calo di rendimento nel ritorno con 9 panchine
sab 03 maggio • Ascoli Time

Boxe, interessante riunione a San Benedetto del Tronto presso l'accademia pugilistica 1923 di Luigi Cava
sab 03 maggio • Sport

Ascoli Calcio, la Primavera crolla 2-1 in casa contro il Pescara. Ora va difeso il secondo posto dall'assalto del Napoli
sab 03 maggio • Ascoli Time

Maestri del Lavoro del Piceno, 7 nuove stelle al merito il Primo Maggio ad Ancona
sab 03 maggio • Comunicati Stampa

Ascoli Piceno: a Monticelli torna il 'Mercatino di solidarietà', momento di incontro e generosità
sab 03 maggio • Eventi e Cultura

AST Ascoli aderisce a Giornata mondiale dell’igiene delle mani con locandine e distribuzione di materiale illustrativo
sab 03 maggio • Salute
