Ascoli Picchio, Mangia: “Lavorando usciremo fuori da questa situazione”
di Redazione Picenotime
martedì 10 novembre 2015
Dopo il ko di Vicenza al debutto sulla panchina dell’Ascoli, Devis Mangia aspetta la visita del Perugia Domenica 15 Novembre allo stadio “Del Duca”. Il nuovo tecnico bianconero, chiamato a sostituire Mario Petrone, è intervenuto ieri a “Pezzi da 90”, trasmissione sportiva dell’umbra Radio Onda Libera condotta da Massimo Boccucci. Vi proponiamo il riassunto dell'intervista inviatoci dai colleghi di Umbria Tv.
Ad Ascoli che ambiente ha trovato dopo il ripescaggio e un cammino fin qui complicato?
“Ci sono tre componenti fondamentali come la storia, la tifoseria passionale e persone valide in società e sul campo. Adesso c'è una fragilità psicologica da dover superare. A Vicenza è andata male, sapevo che sarebbe stata dura, come del resto ogni partita, e lavorando ne usciremo fuori”.
Si dice sempre che in B prevalgono agonismo, aggressività e valori simili tra le squadre: è sempre così?
“Quelle sono caratteristiche che non devono mai mancare in una squadra. Attenzione e intensità sono alla base”.
Quale squadra la convince di più e perché?
“Il Cagliari è costruito per la Serie A, farebbe bene anche in A così com'è. Poi c'è il Cesena e ci sono diverse altre squadre molto competitive. Tra le candidate classiche si è inserito il Crotone. I conti però si fanno a marzo”.
Il prossimo turno sarà condizionato da tante assenze per gli impegni dei giocatori nelle varie Nazionali: è giusto giocare in questi casi?
“Le regole sono queste e semmai vanno discusse all'inizio. Bisogna ragionarci sopra prima e non quando si presenta la questione. Bisogna vedere se creare uno spazio ad hoc per gli impegni delle nazionali. Va deciso innanzitutto a che punto si vuole mettere la Nazionale”.
La sua storia parla di tanto lavoro con i giovani: la Serie B si conferma vivaio ideale per la Serie A e l'azzurro?
“Lo è sempre stato. Ricordo la mia esperienza con l'Under 21 e la finale in Israele con sei-undicesimi che arrivavano dalla B. Sui giovani si deve credere e non farli giocare per altre questioni”.
© Riproduzione riservata
Commenti
Paolo65
martedì 10 novembre 2015
Appunto spero che Frediani e Tripoli possano tornare utili dal momento che sono su libro paga ,tanto peggio di così non può andare.Forza mister .
ripano
martedì 10 novembre 2015
Tripoli è fuori rosa e dovrò rimanerlo fino a gennaio credo. Bisogna ammettere che la rosa è stata costruita in maniera troppo rigida intorno ai moduli di Petrone
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