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Calcio e crediti fiscali: “L'Espresso” pubblica le cifre di Ascoli, Latina e Pescara. Si parla anche di Rizzetta

di Redazione Picenotime

venerdì 06 giugno 2025

Nuova puntata dell'inchiesta de "L'Espresso" sui guai del mondo del pallone e sul legame tra calcio e crediti fiscali dopo quanto pubblicato nell'edizione del 30 Maggio e le pesanti penalizzazioni inflitte dal Tribunale Federale Nazionale a Brescia e Trapani (CLICCA QUI PER DETTAGLI). Nel numero del settimanale in edicola da oggi, da pagina 23 a pagina 27, i giornalisti Carlo Tecce e Gianfrancesco Turano rivelano altri particolari sulle squadre professionistiche di Serie B e C che hanno fatto leva su questo strumento per rispettare le scadenze federali. Si torna a parlare dell'Ascoli e spunta pure il nome dell'ex socio Matt Rizzetta, attuale presidente del Campobasso, che pochi giorni fa annunciato l'acquisto anche del Napoli Basket.

"Non si può pensare che un dirigente di serie B o di Lega Pro sia più sprovveduto di un collega di serie A, dove al momento non si sono verificati casi di ricorso ai crediti fiscali. È soltanto che nelle categorie minori girano meno soldi e gli asterischi che segnalano la penalizzazione in classifica per mancanze agli obblighi finanziari sono più frequenti. L’aspetto sconcertante è che questo mondo di affaristi e presunte vispe Terese non scoraggia gli investitori dei fondi internazionali. Americani, per lo più. Spesso italoamericani. Il meno noto arrivato sul proscenio del pallone nazionale è Matt Rizzetta, nonni paisà e voglia di abbinare grandi nomi a progetti imprenditoriali non proprio di primissimo piano. Rizzetta ha debuttato con l’acquisto del 31 per cento dell’Ascoli, una delle società coinvolte nell’uso dei crediti fiscali. L’Espresso ha rivelato che, durante la stagione 2024/2025, nove società professionistiche hanno utilizzato questo strumento per rispettare le scadenze federali. Di queste nove società, tre non hanno superato il vaglio Covisoc: Brescia, Trapani e il già escluso Taranto - si legge in uno stralcio dell'edizione odierna de "L'Espresso" -. A oggi i crediti fiscali utilizzati dall’Ascoli – 1,147 milioni di euro in compensazione di 1,638 milioni di imposte sino a febbraio – non risultano certificati dalla Covisoc, l’organismo di controllo della Figc, perché la stessa Covisoc non ha ottenuto una risposta dall’Agenzia delle Entrate. È possibile che la provenienza dei crediti dell’Ascoli sia correlata a inchieste della magistratura ordinaria e perciò meritevole di approfondimento. L’Espresso ha scoperto che sia il Pescara (104mila euro), che sabato 7 giugno si gioca la promozione in serie B, sia il Latina (200mila euro) hanno fatto ricorso ai crediti fiscali senza subire alcuna contestazione. In ogni caso Rizzetta non ha nulla da temere perché ha venduto la sua quota nell’Ascoli l’anno scorso. L’imprenditore della North Sixth Group, multiproprietario di società di calcio, ha dovuto lasciare le Marche per mantenere la proprietà del Campobasso quando il club molisano è salito dai dilettanti alla terza serie, dove gioca anche l’Ascoli". 


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Commenti

Tutto apposto
venerdì 06 giugno 2025

Tranquilli è tutto apposto paghiamo tutto onoriamo le scadenze c'è solo un gruppetto di disturbatori ma se ci lasciate lavorare con i nostri super dirigenti entro qualche anno saremo in serie A. Daje fac


Luciano
venerdì 06 giugno 2025

Costantino pensaci tu liberaci dal male che ha reso il tuo ascoli uno schifo


Stefano
venerdì 06 giugno 2025

Chi ama L'Ascoli spera di fallire


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