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Ascoli Calcio, porta in faccia ad Izzo e Palazzi torna a bussare

di Redazione Picenotime

giovedì 12 dicembre 2013

Giornata frenetica per l'Ascoli Calcio, ormai alle prese con una situazione drammatica che non lascia intravedere spiragli positivi in vista della decisiva assemblea dei soci di Domenica 15 Dicembre e soprattutto delle tre istanze di fallimento che saranno presentate in tribunale contro il club bianconero Martedì 17 Dicembre.

Il patron Roberto Benigni ha declinato ufficialmente, senza nessun margine di trattativa, l'offerta di 5 milioni di euro presentata dal giovane imprenditore campano Luigi Izzo, che già ha fatto ritorno nella sua Benevento. Il fallimento dell'Ascoli Calcio 1898 è sempre più vicino, di tempo ne è rimasto pochissimo e anche Costantino Nicoletti sembra aver perso la pazienza, non sono da escludere clamorosi colpi di scena nella giornata di domani.

Non bastasse, è arrivato un altro deferimento da Roma per il club di Corso Vittorio Emanuele, come si evince dal seguente comunicato:

Il procuratore federale, Stefano Palazzi, a seguito di segnalazione della Covisoc, ha deferito alla Commissione Disciplinare il Siena e l'Ascoli, entrambe per responsabilità diretta, con i rispettivi dirigenti. Per il Siena è stata deferita Valentina Mezzaroma, legale rappresentante pro-tempore della società "per non aver documentato agli organi federali competenti - alla data del 16/10/2013 - l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati per le mensilita' di maggio e giugno 2013, nei termini stabiliti dalla normativa federale". Per l'Ascoli sono stati deferiti Guido Manocchio, Domenico Stallone e Alessandro Tentoni, legali rappresentanti pro-tempore della società "per non aver documentato agli organi federali competenti - alla data del 16/10/2013 - l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati per le mensilità di maggio e giugno 2013, nei termini stabiliti dalla normativa federale".

Una decisione che ha colto di sorpresa l'ex presidente Guido Manocchio, al quale proprio la nostra redazione ha comunicato la notizia: "Sono incredulo, veniamo deferiti per delle spettanze che non riguardano la nostra gestione - ha detto Manocchio a Picenotime.it -. La scadenza per le mensilità di Maggio e Giugno 2013 era fissata per il 5 Agosto, e come ben sapete io ho assunto la carica di presidente il 30 Settembre. Domani analizzerò con attenzione il procedimento e scruterò nelle pieghe del regolamento alla ricerca di qualche appiglio che possa aver scaturito un'azione di questo tipo, di certo presenteremo ricorso per un deferimento che non sta nè in cielo nè in terra. Un punto di penalizzazione? Non credo proprio, il club è stato già sanzionato per non aver ottemperato alle mensilità dei mesi in questione".

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ASCOLI CALCIO 1898

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