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Ascoli, Cacia sulle pagine della Gazzetta: “Social rovina di giovani e coppie”

di Redazione Picenotime

sabato 30 luglio 2016

Dopo il rinnovo di contratto fino al 30 Giugno 2018 e la seguitissima conferenza stampa tenuta a Cascia nella serata di Lunedì 25 Luglio, l'attaccante dell'Ascoli Picchio Daniele Cacia è tornato a parlare sulle pagine della "Gazzetta dello Sport" in un'interessante intervista a firma di Nicolò Schira.

"Si è molto romanzato sulla trattativa per il rinnovo, ma in realtà non ho mai avuto dubbi - ha dichiarato Cacia. Ascoli è sempre stata la mia priorità".


Il Bari le aveva però fatto un'offerta importante.

"Sogliano mi ha cercato, è vero. Abbiamo un rapporto che va oltre il calcio, c'è grande stima e Bari sarebbe potuta essere un'opportunità importante. Ma non le ma sono sentita di lasciare Ascoli"


Obiettivi per la prossima stagione?

"Per un attaccante andare in doppia cifra e vincere la classifica cannonieri è sempre bello. Ormai ho 33 anni e preferisco un traguardo importante di squadra. Vorrei salvarmi con più tranquillità".


Chi sarà la squadra da battere?

"Al momento non c'è una squadra ammazza-campionato come il Cagliari dell'anno scorso. A fine mercato lo diventerà sicuramente il Bari. Sogliano costruirà un grande organico e saranno la formazione da battere".


Le avversarie invece?

"Ci sono diverse squadre molto attrezzate: sicuramente il trio Verona-Carpi-Frosinone starà nelle posizioni di testa".


A propositivo di Verona, lo ritroverà per la prima volta da avversario quest'anno: sensazioni?

"Verona è una piazza che amo. Sono stato benissimo, abbiamo vinto il campionato ed ho segnato 24 gol. Spero per loro che possano tornare subito in A. L'Hellas non può stare in B, una tifoseria del genere merita altre categorie".


L'addio nel 2014 fu burrascoso con la dichiarazioni "Sono stato trattato come un cane". A distanza di un paio d'anni si è rimarginata la ferita?

"Non ho avuto in A lo spazio che immaginavo di avere. Ho beccato sulla mia strada un signor Toni davanti al quale c'era solo da togliersi il capello. Ora ho metabolizzato tutto. Il rammarico vero è quello di non aver mai avuto una vera occasione in Serie A".


Cosa le è mancato?

"Ero di nuovo a 31 anni in A e mi sentivo finalmente pronto dopo l'esperienza da giovanissimo con la Fiorentina. Lecce? E' stata l'unica occasione, ma mi sono rotto il perone. In carriera ho fatto appena 13 partite da titolare in A. Mi sarebbe piaciuto avere un'occasione come accaduto quest'anno a Mbakogu: fare un campionato intero da titolare. Invece a Verona è arrivato Toni e a Bologna mi hanno messo fuori lista.


Ormai fra i suoi colleghi spopolano i social network: lei quale usa?

"Zero social. Non ci tengo ad esserci. Stanno diventando la rovina dei giovani che si concentrano più su quello rispetto alle cose vere della vita. E sono anche la rovina delle coppie".


Lei è una mosca bianca.

"Sono fatto così. Il tempo libero lo passo con i bambini e la mia compagna: sono la cosa più bella della mia vita".


© Riproduzione riservata

Commenti

fabio
sabato 30 luglio 2016

grande cacia la penso come te!!!grande persona...


giulivo
sabato 30 luglio 2016

Quando la serietà non è un termine azzardato. La società seria, un allenatore con buone idee in testa, un gruppo compatto, infine, spero, una tifoseria da SERIE A. Abbiamo tutto per diventare un riferimento in campo nazionale. Infine FORZA ASCOLI (PICCHIO).


Paolo
sabato 30 luglio 2016

Bravissimo Cacia ! Parole sagge ed esemplari.


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